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Immagine del redattoreNathalie Rallo

Azzurro

Aggiornamento: 2 lug

di Nathalie Rallo






Un giorno di non troppo tempo fa, una madre tornò nel sud del suo paese, lì dove c’era Azzurro, il suo mare. Voleva far conoscere quella bellezza alla sua piccolina, purtroppo però qualcosa mutò con il tempo. L’azzurro aveva più colori di quelli che ricordasse.


Quante sfumature ha Azzurro?

La madre prese per mano la sua piccola e le raccontò cosa c’era su quella spiaggia quando era bambina lei…


Tesoro questo azzurro una volta era colmo di conchiglie, paguri, stelle marine e cavallucci di mare.


Fece un sospiro profondo e disse…


Le bottiglie, i tappi, gli accendini, i mozziconi di sigaretta e tutti questi rifiuti, non sono le sfumature del mio Azzurro.


E continuarono a esplorare la spiaggia…

Fu difficile vedere animali e uomini in riva a un mare diverso, fatto di sporcizia e tutt'altre storie da raccontare rispetto a quelle che ricordava.

Le passeggiate diventano sempre più “colorate” con il tempo pensò…

La sua spiaggia era ormai coperta di plastica, sbiadita dal sole e dal sale.

Un passo dopo l’altro, mano nella mano con sua figlia, la madre fu incuriosita da un piccolo amico marino.

Tra l’azzurro cristallino dell’orizzonte vide un piccolo paguro, su di esso una casa che non era la sua … era particolare. La sua casa era un tappo di plastica blu, senza striature coralline ma frutto di scarti gettati sulla spiaggia.


Il paguro aveva una storia da narrare, lo si leggeva negli occhi. Lo guardò e nel silenzio di tante parole il crostaceo iniziò a raccontare una storia...


Questa spiaggia è la mia casa, il mio guscio non è bello come il primo che avevo trovato; una volta qui c’erano delle conchiglie bellissime che riflettevano l’azzurro dell’orizzonte, ricordi?

Adesso quel colore è fatto di mille sfumature di lerciume...

Noi, abitanti del mare, dobbiamo convivere con gli scarti che ci mettono in pericolo.

Qualche tempo fa, proprio su questa spiaggia, sono nate delle piccole tartarughe e io piccolo paguro con la corazza blu le vidi nascere.

Vitali e curiose si tuffarono nel mare blu. Tornarono giorni fa, qui dove nacquero.

Qualche tartaruga tornata a riva mi raccontò cosa vide nel loro viaggio ...


Narrarono la loro storia con queste parole:


Quando ci siamo tuffati nell’azzurro del mare non sapevamo che la nostra futura casa facesse a tratti così paura.

Dalla spiaggia l’azzurro sembrava una casa sicura, invece una volta immersi nell’acqua abbiamo visto delle pericolose alghe trasparenti che danzavano nel blu; quelle erano in verità, come dicono gli umani, buste di plastica ...

Fu spaventoso assistere all’episodio in cui un piccolo pesciolino ne fu vittima.

Con un colpo di tosse… Onom, onom… Riversò quella plastica che non era il suo cibo.

Ci siamo fermati rassicurandoci che stesse bene .... e abbiamo proseguito la nostra nuotata.


Pluff, pluff…


A volte tornavamo in superficie e un giorno abbiamo visto una caravella portoghese…

L’avevamo scambiata per una busta di plastica. Mamma mia, che spavento!

In trecentosessantacinque giorni abbiamo visto quanto quello che viene definito dagli umani inquinamento, faccia così male alla nostra casa: l'AZZURRO.


Il paguro così concluse il suo racconto. Fissò la donna con la sua piccola e pensò:


Cara,

Tu che sei una madre dall’animo nobile e con gli occhi pieni di malinconia…

Hai visto la nuova realtà del tuo Azzurro, ed è difficile accettare che la sua memoria sia questa per la tua piccola. Le tartarughe che ho visto nascere sono ritornate dal viaggio con lo stesso sentimento che hai tu nello sguardo e abbiamo tutti paura delle brutte sfumature che Azzurro avrà...

Il nostro azzurro è come una marea che va e viene, non si ripete mai ma porta a riva tutto quello che incontra.


La madre guardò il paguro e gli fece una promessa:

Questo azzurro lo vedranno tutti, un giorno riavrai la tua casa-conchiglia.




Azzurro di Alessandra Manfredi, edito da Logos, è un albo illustrato che non ha bisogno di parole per raccontare la storia delle acque che vestono tutto il mondo. L’illustratrice Alessandra Manfredi disegna le creature marine con una dolce malinconia, a tratti imprigionati dalla paura. Le illustrazioni pongono dinanzi una realtà di allarme mondiale, scaturito dall’inquinamento di un ambiente fragile come quello dell'Azzurro. Grazie alla capacità del tratto visivo dell’illustratrice, è facile ritrovarsi coinvolti all’interno dell'habitat delle spiagge, coste, oceani e mari, distrutti dai rifiuti.

Questo albo nasce dalla collaborazione tra la Logos e la Sea Shepherd: un’organizzazione internazionale senza fini di lucro fondata dal Capitano Paul Watson nel 1977 a Vancouver, in Canada.


La missione di Sea Shepherd è proteggere e conservare la fauna marina fermando la distruzione dell’habitat naturale e il massacro delle specie selvatiche negli oceani di tutto il mondo.

La tematica sta molto a cuore ad Alessandra Manfredi, tant’è che nei giorni scorsi in vista del ritorno balneare, posta queste parole sul suo profilo social:


Arriva l'estate, e con l'estate il desiderio di tuffarsi nel blu. Azzurro raccoglie una serie di immagini di ciò che accade quando la plastica non viene riciclata correttamente e finisce in acqua. Salviamo il nostro mare.

Queste parole hanno tutta la forza di un appello per il cambiamento, Azzurro è questo: un “piccolo grande” messaggio per tutti. La sua realtà è la nostra e un nostro gesto può cambiarla!



 

Azzurro

Autrice: Alessandra Manfredi Casa editrice: Logos Età consigliata: 8 anni in su

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