di Clara Sorce
Nato come omaggio alle proprie passioni infantili La cucina della notte (In the Night Kitchen) di Maurice Sendak, in Italia edito da Adelphi, è un classico senza tempo che rispecchia le passioni del suo autore rendendolo un libro autobiografico. Di fatto in In the Night Kitchen Maurice Sendak porta una felice comunione tra due linguaggi a lui cari, quello del fumetto e quello dell’albo illustrato.
In La cucina della notte attinge a stimoli dal mondo del fumetto. La trama è una citazione a Little Nemo di Winsor McCay. In entrambe le opere il protagonista è un bambino che vive avventure folli nel mondo dei sogni, iniziando e concludendo il viaggio nel suo letto, le tavole di Sendak ricordano certe scansioni di McCay, con momenti di sequenzialità più da comic book che da picture book. Ma non solo, altro grande amore fumettistico di Sendak, Topolino, è citato nel nome del protagonista: Mickey. Ecco che in In the Night Kitchen viene in superficie la vocazione da fumettista di Sendak che somma non solo le sue passioni ma anche il linguaggio del fumetto Americano. L’albo viene concepito secondo il linguaggio della vignetta con un meraviglioso alternarsi di scene “parlate” e scene “mute”.
Le onomatopee hanno un ruolo fondamentale perché esprimono lo stupore di Mickey il piccolo protagonista che una notte si ritrova fuori dal letto fino a fluttuare nelle cucina di giganti pasticceri che lo vogliono cucinare. Le ambientazione rispecchiano la contemporaneità in cui l’autore crea la sua opere. Sendak concepì l’albo nel 1970, i disegni rispecchiano l’epoca in cui l’autore vive. Un’America in cui fiorisce sempre di più il culto della letteratura sequenziale, un paese prospero con i suoi grattaceli e le sue case nelle quali la cucina diventa lo status simbolo della prosperità economica e sociale. La cucina dei grandi cuochi, vediamo un pavimento a piastrelle, elettrodomestici, e dall’esterno, una città fatta di scatole di cereali, bottiglie e tutti quei prodotti alimentari che si trovano nelle cucine delle case. Il packaging delle confezioni dei prodotti alimentari assume la forma di grattaceli della città incantata della notte di Mickey. In the Night Kitchen è un’esaltazione all’immaginario infantile su quello che per loro è “misterioso” come ciò che accade quando si dorme. Ecco che qui riaffiora il vissuto di Sendak, in There's a Mystery There: The Primal Vision of Maurice Sendak si riporta che l’artista, undicenne, nel 1939 visitò l’Esposizione Universale di New York, lì rimase folgorato dalla visione della ditta Sunshine Bakery il cui motto era “Cuciniamo mentre dormi”. Ma non solo nell’albo si evince il rapporto che l’autore ha col cibo, ed in particolare modo, la sua passione per il latte.
Nel corpus della storia il latte ha un ruolo principale. Nella notte Mickey si sveglia a causa di un gran baccano che non gli fa chiudere occhio. Irritato il bambino si mette in piedi nel letto e a gran voce chiede silenzio, non avrebbe mai immaginato che avrebbe preso il volo e sarebbe sgusciato via dal suo pigiama. Nudo precipita sempre più giù
Oltre la luna, oltre la mamma e il papà addormentati
Fino a che giunge nella cucina, nella notte dove i pasticceri preparavano una colazione speciale, tanto speciale che getteranno Mickey nell’impasto. Mentre i cuochi giganti preparano la colazione speciale intonano un canto
Latte mella pasta! Latte nella pasta! Tirala! Girala! Sbattila! Mischiala!
Finito di preparare l’impasto i cuochi lo mettono in forno, ma dentro c’è il nostro piccolo protagonista. Mickey esce fuori dichiarando di non essere il latte! Così prende l’impasto lo modella fino a creare un aeroplano per sorvolare il cielo per giungere alla via lattea, una grande bottiglia di latte. Mickey vi precipita dentro e aiuta i pasticceri a preparare la speciale colazione estraendo il latte dalla grande bottiglia. Questa sequenza narrativa è incalzante, ricca di dettagli, emozionate. Porta nel lettore grande e piccino meraviglia infinita. I colori sono composti da toni luminosi in cui le sfumature del blu e del giallo sono le tinte predominanti di questa notte luminosa e magica. Il tratto è voluminoso, scultoreo, caratterizzato dal segno marcato delle forme che caratterizza lo stile di Sendak. Grazie all’aiuto di Mickey i giganti pasticceri riescono a portare a termine la preparazione del dolce, è tempo che Mickey torni nel suo lettino. Così nella notte il bambino salta giù, giù fino e rientrare nel suo lettino.
Ed è così che grazie a Mickey ogni mattina troviamo latte e dolci in cucina.
La cucina della notte
Autore: Maurice Sendak
Casa editrice: Adelphi
Età consigliata: dai sei anni in su
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