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Arte sequenziale: la scoperta del protofumetto

Aggiornamento: 22 giu 2024

di Clara Sorce





Un topolino dei fumetti, stanco di abitare tra le pagine di un giornale e desideroso di cambiare il sapore della carta con quello del formaggio, spiccò un bel salto e si trovò nel mondo dei topi di carne e d’ossa.


Gianni Rodari, Il topolino dei fumetti


Divulgatosi negli anni’60 del Novecento nel linguaggio di molti artisti da Hamilton a Linchtenstein a Warhol il fumetto seduce il pubblico popolare degli adolescenti dell’epoca. Benché il fumetto fosse nato molto prima fu solo dalla fine degli anni’50 che questa letteratura per immagini incominciò a essere vista come una forma d’arte autonoma, entrando nel dibattito culturale.


In Italia ne è una testimonianza la rivista Linus (1965) coordinata da Oreste Del Buono, Umberto Eco ed Elio Vittorini. La fortuna di questa letteratura per immagini da cosa nasce? Quali sono le sue origini? Si possono riscontrare similitudini o addirittura si posso rintracciare le suo origini nell’arte cosiddetta “alta”?

Nato negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo il fumetto si è via via esteso in tutto il mondo ramificandosi in numerosi generi, quali ad esempio i manga, comic book o i graphic novel. Il fumetto è un’arte sequenziale che trova la sua origine nelle arti figurative.

Considerata la sua più antica antenata è la Colonna traiana (II secolo d.C.) tanto che Italo Calvino la definì «una delle più ampie e perfette narrazioni figurate che si conoscano». La Colonna traiana presenta una striscia istoriata a basso rilievo che si avvolge a spirale dipanando per duecento metri il racconto in figure delle due guerre di Traiano in Dacia in un susseguirsi di scene, ambientazioni e personaggi impressionanti per efficacia, ricchezza di dettagli e composizione. Sempre Calvino in merito alla composizione della Colonna traina dirà:


Anche le battaglie sono ognuna diversa dall’altra, come nei grandi poemi epici. Lo scultore le fissa sinteticamente nel momento in cui se ne decidono le sorti, impaginandole secondo un sintassi visuale di netta evidenza


Il “regista dei bassorilievi”, come lo definisce Calvino, agisce in termini narrativi e competitivi come un autore della letterature sequenziale. Il regista dei basso rilievi come lo sceneggiatore sono coloro, come ci dirà sempre Calvino, che sanno «amministrare bene gli effetti emotivi delle immagini». Movimenti verticali che agiscono come stacchi tra le sequenze, la continuità orizzontale che segna il ritmo guidando lo sguardo spingendo il lettore - fruitore a procedere questi sono gli elementi che rendono la Colonna Traiana una delle più antiche antenate dell’arte della letteratura sequenziale. Il viaggio nel tempo prosegue e giungiamo ai capolavori conservati alla Galleria degli Uffizi a Firenze.



Tra le opere figurano le poesie visive del Medioevo come le intitolerà in uno dei suoi articoli Mauro Zanchi. Lo Zanchi nel suo articolo Comics e dintorni: Una famiglia allargata? Focalizza la sua attenzione sulle opere di epoca medievale dove i personaggi sono intenti a dialogare con frasi scritte in diagonale che escono dalle loro bocche. Possiamo ritenere che i germogli dell’arte sequenziale con le vignette e i balloon si rintracciano in quelle immagini che sembrano anticipare la poesia visiva. Mauro Zanchi sottolinea quanto la tela ricamata di Bayeux, XI secolo, può essere considerato un lontano progenitore iconografico e linguistico dei comics. La presenza di una storia che si articola su una striscia di tessuto lunga circa sessantanove metri comunica, con l’immediatezza delle immagini e con sintetici riferimenti scritti, una serie di scene inducono a pensare di essere di fronte a un “protofumetto”. Seguendo un senso di lettura da sinistra verso destra ci si trova davanti ad una sessantina di scene leggibili come moderne vignette con didascalie.


Questi protofumetti sono la testimonianza di quanto gli esseri umani, ed in particolare modo gli artisti si siano impegnati nella creazione di opere sequenziali che comunicano una storia. Ma perché il comic book possa fiorire come arte a se stante bisognerà attendere il 1896.

Nel 1896, grazie all’espansione della stampa, si diffusero i mezzi di comunicazione di massa a cui si lega il principio della serialità che ripropone puntata dopo puntata le diverse vicende di uno stesso personaggio. La data di nascita, come si è detto sopra, del fumetto americano risale al 1896 quando nelle tavole domenicali del New York World disegnate da Richard Felton Outcault comparve il modello Yellow Kid. Qualche mese più tardi il becco di un pappagallo esce da un balloon con il testo. È la prima di queste “nuvolette” che in Italia prenderanno il nome di fumetti.


Da quel momento in breve tempo gli autori si moltiplicarono e alle tavole domenicali si aggiungono le strisce quotidiane che diventeranno una delle forme caratteristiche del fumetto statunitense come la grande famiglia Disney. Dalla fine degli anni Trenta, sempre negli USA, si afferma un formato che introdurrà nuovi stili e nuovi modi di raccontare: i comic book. Sono le storie iconiche di Superman e Batman e i protagonisti del comic book della casa editrice Marvel.

Negli anni’50 fa la sua comparsa la combriccola di Charlie Brown e Linus che semplificano il linguaggio del disegno rendendo le storie brevi e caustiche. Accanto a questa “semplificazione” si sviluppò il genere avventuroso basato su un disegno complesso e da un montaggio della tavola libera dagli schemi lineari. Negli anni’60 in Italia Guido Crepax concepisce Valentina che insieme a Corto Maltese di Hugo Pratt inaugurano un disegno un rinnovamento dell’impaginazione che trae spunto più dalla libertà del montaggio cinematografico che non da esempi storico-artistici.


Questo breve excursus sul fumetto mette in luce quanto il fumetto sia un’arte che da secoli ha saputo legare i vari linguaggi artistici sotto una narrazione sequenziale che esplose negli anni’60. Dagli anni’60 i giovani di tutto il mondo consacrano il “linguaggio della vignetta” come forma d’arte a se stante. Un’arte capace di riflettere in maniera immediata con un linguaggio alto i mutamenti culturali, mentali, sociali e storici delle generazioni avvenire. Ancora oggi bambini, adolescenti e adulti si fanno sedurre dalla letteratura sequenziale che vanta illustri artisti che traducono in arte storie dal contenuto alto e formativo.


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