La nave dei folli
- clara sorce
- 1 nov 2022
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 11 lug 2024
di Clara Sorce

Le avventure più emozionanti e strampalate cominciano sempre con un protagonista pelandrone e Brando il protagonista dell'albo La nave dei folli è proprio così.
La nave dei folli è uno splendido albo firmato Orecchio Acerbo Editore frutto del sodalizio espressivo e creativo tra Marco Taddei autore del testo e Michele Rocchetti autore delle illustrazioni, accompagnano il lettore in una avventura per i mari.
L'albo si suddivide in ventun brevi capitoli che conquistano grandi e piccini, si tratta di un breve romanzo a cui i grandi dagli otto anni in su posso approcciarsi per comprendere il registro dei romanzi. La lettura è coinvolgente e scorrevole si tratta di un testo dalla scrittura ricercata.
La vicenda narra dell'avventura intrapresa da Brando iniziate con un sonnellino profetico nel quale egli scopre che la terra è tonda e non piatta come il tappeto damascato di un re. Da qual momento Brando cominciò a cantare e raccontare per tutto il villaggio che la terra fosse tonda, ma il borgomastro gradiva poco quel pensiero, cosi mescolando astuzia e malizia, fece riesumare dal fondo del fiume una barca che riparò e arruolò le persone più bizzarre del villaggio, per offrirli al giovanotto per invitarlo ad intraprendere il mare, per provare che la terra fosse tonda. Così comincia l'avventura di Brando accompagnato da una ciurma strampalata.
L'equipaggio si dirige verso Oriente per recarsi alla fabbrica dei soli, ma nel bel mezzo della navigazione Brando e la sua ciurma si imbatteranno in molti pericoli che la ciurma prontamente supererà con coraggio, mettendo insieme le peculiarità di ogni uno di loro. Ma proprio durante l'esplorazione di un'isola rivelatosi un mostro marino i nostri eroi furono dirottati giù negli abissi fino a giungere dentro una grande grotta dove si trovavano le fondamenta del mondo.
Particolarità dell'albo è la simbologia legata al colore delle pagine. La prima che va dall'inizio dell'avventura nel villaggio di Saggionia, fino al viaggio in mare aperto le pagine sono bianche, ma successivamente in tono si fa calzante, tutto diventa buio, le pagine si tingono di nero. I nostri eroi si trovano nelle fondamenta del mondo. Il lettore non può che trattenere il fiato e continuare a leggere. Così scopriamo che un enorme pesce di nome Bahamut a guardia delle radici del mondo. Brando chiese all'animale come fare per uscire, ed egli gli indicò la via ma per uscire bisognava attraversare l'inferno. Giunti all'inferno per sfuggire ai diavoli che lo abitavano, Brando ebbe un'idea:
Un attimo benamati cornuti! Tra i vivi di sopra abbiamo un'usanza marinaresca dalla quale non possiamo prescindere; per il sacro vincolo dell'ospitalità è impossibile salire su di una nave senza assaggiarne il rancio. Che ne dite di concederci l'estremo onore di incrociare le nostre scodelle? [...]
Cosi Brando con l'aiuto di Porfiria, prepararono una zuppa soporifera per i diavoli. Gli esseri infernali dopo aver trangugiato la zuppa caddero in un sonno profondo, così la ciurma fu libera di scappare e ricominciarono il viaggio per risalire su, ma la nave si arenò in un sabbioso golfo. Una grande scala si apriva innanzi alla matta ciurma che la risalì, era la via per l'uscita. Il cammino su per la scala durò giorni e giorni finché non videro una luce ...
Non voglio svelarvi altro anzi adesso voglio raccontarvi delle illustrazioni che corredano questo libro dal sapore Medievale, e si proprio Medievale perché le illustrazioni di Michele Rocchetti concepite per l'albo ricordano le miniature medievali con la propria cornice, tale scelta si fonde armoniosamente con il tempo storico della narrazione, in quanto il racconto è ambientato nel Medioevo. Le illustrazione hanno la firma inconfondibile dello stile di Rocchetti. L'autore ama scomporre la realtà, vederla nelle sue singole parti e restituirla ai nostri occhi trasformata. Ogni immagine che crea avviene attraverso una sintesi di prismi o figure piane, tra cubismo e futurismo.
L'albo è ricco di riferimenti colti che riguardano non soltanto il testo ma anche le illustrazioni. Si incontrano mostri marini, che nel Medioevo si credeva abitassero i mari ed anche riferimenti al pensiero dell'epoca nei confronti del mare.
... è un folle temerario chi si mette in tale pericolo portando con sé cose che non gli appartengono o avendo commesso un peccato mortale; perché ci si addormenta la sera senza sapere se al mattino non ci si ritroverà in fondo al mare.
La citazione colta per eccellenza che si rintraccia nell'albo è il rifermento all'opera Dantesca, La Divina Commedia. Dante immagina l'Inferno come un cono rovesciato, con la punta rivolta verso il centro della terra, Brando e i suoi precipitano in una voragine a forma di cono rovesciato che li porta alle fondamenta del mondo. I riferimenti iconografici sono vasti da Van Eyck a Bruegel, alla figura di Dante Alighieri dipinta da Domenico di Michelino alla Nave dei folli di Dürer alla visione di William Blake degli Eretici nella sua Divina Commedia.
La nave dei Folli
Autore: Marco Taddei
Illustratore: Michele Rocchetti Editore: Orecchio Acerbo
Età di lettura: da 8 anni
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