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La prima volta che sono nata

Aggiornamento: 2 lug 2024

di Clara Sorce






Ricordate le vostre “prime volte”? Ricordo la prima volta che ho tenuto in mano matite, pennarelli e colori per il mio primo disegno. Ricordo che ero emozionata e ansiosa di far vedere il risultato finale a tutti, un bel grande scarabocchio multicolore. Ricordo le mie prime volte scolastiche, ma soprattutto, ricordo la prima volta che ho scritto una recensione di un albo illustrato dando vita a questo bosco. Ricordo la sensazione incalzante di far sentire la mia voce, una goccia in un oceano. Ricordo la sensazione di benessere, la paura, la piccola fiamma del coraggio che mi ha spinto ad andare avanti uscendo dalla “confort zone” per aprirmi al nuovo, e consequenzialmente, a ciò che per me era inaspettato. Stava nascendo qualcosa dettata dalla mia passione, una prima volta che non si dimentica mai. Una passione che mi porta a vivere un’infinità di prime volte come quella dell’incontro tra me e i piccoli a cui ho donato la mia voce. Proprio una delle mie prime volte è stato l’approccio con un albo che contiene un messaggio forte, incisivo e riflessivo, ma per introdurvelo devo raccontarvi la prima volta che l’ho incontrato.


Il mio incontro con La prima volta che sono nata di Vincent Cuvellier e Charles Dutertre, edito da Sinnos, è avvenuto nel 2022 alla fiera Una Marina di libri di Palermo. Come ogni anno ero alla fiera per scoprire novità editoriali, nuove case editrici e incontrare le persone che animano la scena editoriale legata all’infanzia e all’adolescenza. Un’esperienza importante per arricchire il bosco di Piccoli gnomi. Tra le varie case editrici trovai la Sinnos. Conoscevo questa straordinaria realtà editoriale ma sentire la sua “voce” da chi la anima giornalmente è stato straordinario. In quell’occasione mi è stato presentato La prima volta che sono nata. Mi è stato raccontato il processo che ha portato quest’albo dalla Francia all’Italia e di come si è lavorato alla tradizione e soprattutto la scelta di portare quest’albo in Italia. Una prima volta che non si scorda mai. Dopo tempo ritrovai quest’albo tra gli scaffali della biblio officina Booq e in me si sono riattivati ricordi e sensazioni di quella “prima volta”.


La prima volta che sono nata non è ciò che sembra all’apparenza, ossia un libro che narra delle prime volte di una bambina che si fa donna. Questo libro narra della ciclicità della vita e dell’importanza delle prime volte che viviamo nelle nostre vite perché sono quelle che risuonano dentro di noi, sono i tasselli delle fondamenta della nostra esperienza.

Così comincia una straordinaria storia dalla nascita di una bambina e della sua prima volta che ha sentito il calore di una pelle a lei familiare ma anche di mani a lei non familiari. La prima volta che ha sentito il suo nome in un turbinio di parole.


La prima volta che ho visto papà, stava piangendo. Ma aveva anche un sorriso immenso. Mi guardava come se mi vedesse per la prima volta. In effetti, mi vedeva per la prima volta.


Le prime volte continuano e cosi è la volta delle coccole, della scuola, del primo amore fino a quando non ha sentito per la prima volta un mare dentro di sé.


La prima volta che ti sei mossa nella mia pancia, ho chiuso gli occhi e ho sentito il mare.

Cosi la bambina, prima, l’adolescente poi, e la donna dopo, continua a vivere le sue prime volte che si fanno sempre più intense come l’attesa di un bambino. Fin dalla pancia la donna fa vivere le prime volte alla sua piccola. Così suona per lei, sceglie il suo nome fino a quando…


La prima volta che sei nata tu, io sono nata per la seconda volta.

Il ciclo della vita si compie in una nuova vita, chi viene al mondo rappresenta il compimento del viaggio della vita, significa rinascere, per chi invece da la vita. Quest’albo ha un linguaggio universale. Perché possiamo rinascere molte volte grazie alle nostre prime volte. “La prima volta che sono nata” con il suo stile dalle forme morbide, dai colori pieni caratterizzati dai toni freddi narra della vita. Per bambini e bambine quest’albo è un prezioso alleato per rispondere alle domande che questi si pongono sul mistero della vita, ma soprattutto, questi trovano una risorsa di sostegno al superamento delle paure che abbiamo nel vivere le nostre prime volte, perché il cambiamento porta in sé anche sentimenti contrastanti e allora quest’albo ci aiuta nel farcelo superare. A noi adulti rammenta dell’importanza delle prime volte che si fanno ricordi e di come sia importante sostenere, indistintamente una bambina, un adolescente o un adulto, chi vive le sue prime volte accompagnandolo e sostenendolo.


 

La prima volta che sono nata

Autore: Vincent Cuvellier

Illustratore: Charles Dutertre

Casa editrice: Sinnos

Età consigliata: dai sette anni in su

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