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Sabbie del paradiso

Aggiornamento: 2 lug 2024

di Clara Sorce





Quando leggo un albo illustrato spesso ne vengo totalmente assorbita, quando torno sulla “terra ferma” mi piace prendermi del tempo per pensare e riassaporare la storia prima con la mente, dopo ritornando dentro le pagine, a volte saltellandone alcune per rintracciare il punto che più mi ha colpito o emozionato. Anche questa volta ho preso con me l’albo, mi sono seduta sotto il portico è ho cominciato la mia immersione, non avrei mai immaginato che tornare in superficie sarebbe stato cosi difficile. Ciò che avevo tra le mani era una calamita per la mia mente, difficile riuscire ad emergere da quel mondo, anzi, da quel paradiso. Non so cosa mi trattenesse di più, se il testo o le illustrazioni, di sicuro ciò in cui ero immersa era un mondo surreale in cui leggenda, sogno, fiaba, riti si mescolano.

L’albo in questione è Sabbie del paradiso di Levi Pinfold edito da Orecchio Acerbo.


L’albo si apre con un componimento. Non sappiamo se definirlo un canto, una poesia o una formula di un rituale, tutto è celato nel mistero:


Seguiamo rose bianche in fiore all’Antro del Tesoriere
Terra morta fino alla fontana della residenza sovrana chi un goccio ne sorseggia entrerà nella reggia Spezza il pane al Tesoriere
sprofondiamo nel terrore In piscina purificati veniamo da Lui governati
Strappati a ciò che è siamo nelle grinfie del Re


Voltiamo pagina e subito siamo immersi nella storia. Una tavola muta, estremamente curata in ogni minimo dettaglio, illustra un’abitazione dalla quale esce una bambina, ad attenderla in auto tre ragazzi. La scena illustrata ci pone dei quesiti, siamo forse in un’arida zona del sud dell’America? Voltiamo pagina e siamo catapultati in un territorio sabbioso e arido. La prospettiva aerea di questa doppia pagina è suggestiva, un paesaggio desertico dove l’unica fonte di vita è data dall’auto, possiamo quasi sentire il rumore del motore e delle gomme che si destreggiano sul terreno. I toni sono quelli dell’ocra che cala la narrazione in una atmosfera sabbiosa.

Le impeccabili opere di Levi Pinfold accompagnano il lettore nella storia di quattro fratelli che nel tragitto, per andare dalla madre, si fermano a cogliere delle rose bianche. Stanchi e assetati vedono all’orizzonte un imponente edificio bianco. Loro si recano nel luogo. I tre ragazzi bevono, la sorella no, ella esorta i fratelli ad andare ma loro non sono ancora soddisfatti. Affamati e accaldati entrano dentro l’edificio. Dopo essersi rifocillati ed immersi in una vasca i tre ragazzi scompaiono o forse sono mutati in delfini.

Da quel momento la bambina affronterà una dura prova sottoposta dal Tesoriere, un maestoso leone. Per poter salvare i suoi fratelli e tornare a casa ella non dovrà né bere né mangiare nulla del luogo, se lo facesse, come i suoi fratelli, apparterebbe ad esso. Testo e immagine si sposano perfettamente insieme in un’opera onirica in cui lo stile realistico e dettagliato delle illustrazioni spiazzano il lettore che non può che mescolare la realtà al sogno.


La storia evoca alla mente fiabe e leggende come la Belle e la Bestia, Circe, Tremotino.

Le citazioni colte tuttavia lasciano il posto al costante interrogarsi. I personaggi, i luoghi, gli aneddoti sembrano estrapolati dalla tradizione indiana, lo stesso edificio dove risiede il Tesoriere ricorda le architetture dei maya. Si tratta forse di un tempio? Si tratta di un’antica leggenda? Non possiamo che continuare la lettura. Proseguendo ci accorgiamo che ogni azione che i tre fratelli compiono segue i versi del canto posto all’inizio del racconto. Sembra come se quel canto portasse sciagura, visto la reazione della nostra bambina, narratrice della storia, forse un monito da seguire? Forse una formula magica? Come detto sopra la bambina con coraggio affronta la prova sottoposta dal Tesoriere, non cederà a quel paradiso, tuttavia l’ultimo giorno prenderà un pò d’acqua per non far morire le sue preziose rose bianche. Quel gesto condannerà tutti? Faranno mai ritorno a casa? Quale conseguenza ha avuto per la bambina? Non vi resta che scoprirlo.


 

Sabbie del paradiso

Autore: Levi Pinfold Casa editrice: Orecchio Acerbo Età consigliata: dai nove anni in su

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