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29 giugno 2029

di Clara Sorce





Spesso in questo blog si è dado spazio agli albi di un grande autore statunitense che, con il suo estremo realismo, mescolato ad un pizzico di perturbante surrealismo ha saputo interpretare lo straordinario, che spesso viene colto dai bambini, parlo di David Wiesner.

In 29 giugno 2029, edito da Orecchio Acerbo, David Wiesner ci porta in un futuro prossimo nel 2029 ma non immaginiamoci scenari fantascientifici apocalittici o ipertecnologici, al contrario ci porta in uno spaccato di vita quotidiana di una giovane ragazzina. Come sua caratteristica compositiva la narrazione comincia con un tavola silenziosa anticipatrice del frontespizio.


Vediamo un bel quartiere con villette a schiera, siamo in America e ad una finestra si scorge una piccola figura che libera nel cielo degli esperimenti scientifici. Questi sono composti da una base che accoglie dei vasetti che contengono dei semi sostentati da un barattolo posto in alto con dell’acqua che si lega ad un palloncino. Voltiamo pagina e nel frontespizio vediamo nel cielo una quantità importante di questi esperimenti che vagano tra le nuvole. Cominciamo la lettura e ad accoglierci troviamo le composizioni che bene distinguono lo stile del Wiesner, ossia un’impostazione della tavola con spaccati che ricordano le vignette dei comic book americani. Il testo composto da poche righe che accompagna l’evoluzione di un percorso scientifico.


Luogo: Ho-Ho-Kus, New Jersy. Anno: 2029. L’11 maggio, dopo mesi di attente ricerche e progetti, Holly Evans lancia nel cielo alcune piantine di ortaggi.

Holly è una giovane scienziata che si occupa da tempo di studiare gli effetti della condizione della crescita e lo sviluppo degli ortaggi in condizioni extra-terrestri. Il 18 maggio la giovane presenta i risultati della sua ricerca scientifica alla classe dinanzi un pubblico sbalordito e un docente soddisfatto. Ella conclude la sua presentazione con un calcolo preciso del tempo che le piantine staranno in orbita, ossia diverse settimane. I compagni sono senza parole. È l’alba del 29 giugno 2029 quando un membro della Moose Lodge di Bellings, nel Montana, durante un’escursione sulle Montagne Rocciose fa una singolare scoperta. Delle rape giganti invadono le Montagne Rocciose. Quella non sarà l’unica singolarità. Nel cielo del paese compariranno vari ortaggi: carciofi, fave, cetrioli


E con un gran botto, il broccolo blocca il giardino di Holly Evans.

Dopo una fase di galleggiamento aereo gli ortaggi atterrano sulla terra. Gli abitanti sono come piccoli lillipuziani che si ritrovano ad attrezzarsi per il loro utilizzo. Holly non avrebbe mai immaginato che il suo esperimento scolastico di scienze, ovvero le sue piccole coltivazioni casalinghe collegate ad un pallone aerostatico sarebbero state oggetto di vari notiziari; ma ecco che qualcosa cattura la sua apprensione lasciandola perplessa:


Holly è perplessa. La rucola non fa parte del suo esperimento.

Nel frattempo gli adulti trasformano quegli ortaggi in sostentamenti economici. Nasce il mercato delle case-zucca, difendono l’economia del Vermont e la Grande Mela è stata ribattezzata in la Grande Rapa Rossa. Mentre nel paese dilaga la “febbre” degli ortaggi Holly fuori nel suo giardino pensa agli ortaggi che sono stati rinvenuti: rucola, avocado, melanzane, rape eccetera non sono i suoi ortaggi pertanto la giovane conclude che quelli non sono i frutti del suo esperimento.


Più curiosa che delusa, Holly si chiede: Cosa è sucesso alle mie verdure?

Voltiamo pagina e scopriamo con estrema ironia il mistero che si cela dietro gli ortaggi giganti. L’autore è estremamente abile nel gioco del perturbante. Egli concepisce il suo tessuto narrativo in una perfetta logica, a cui unisce uno stile estremamente realistico, tanto da far perdere al lettore la “bussola” tra ciò che è reale e ciò che è surreale. L’assurdo, il paradosso diviene reale, la logica fino ad arrivare all’inattesa scena finale. Non vi svello nulla sul finale perché è uno di quelli da “gustare” per sorridere insieme a chi si sta leggendo questo straordinario capolavoro che illustra la maestria del genio dell’assurdo. David Wiesner con 29 giugno 2029, opera pubblicata per la prima volta nel 1999, ci racconta una storia visionaria, assurda, una storia agganciata alla logica concreta che conduce il suo lettore in nuove logiche che permettono di accogliere e accettare lo straordinario.


 

29 giugno 2029

Autore: David Wiesner

Casa Editrice: Orecchio Acerbo

Età consigliata: dai sette anni in su

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