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Sann

Aggiornamento: 2 lug

di Clara Sorce





Tre grandi montagne sovrastano un piccolo villaggio, il villaggio di Mung.

Come in un’opera dei tempi antichi le immagini si compongono di fluidi segni neri, il nero inchiostro, infatti, rende le montagne ispide, fredde. Tale scenario non accoglie, però, la vita, tanto che una sera una frana rovina i campi fertili del piccolo villaggio di Mung.

Srotoliamo la lunga pergamena di questa storia, che attinge alle antiche tradizioni della cultura cinese, citazioni alte che si fondono con le leggende e le fiabe. La storia che sto per raccontarvi attinge alla figura del drago, al rapporto tra l’uomo e la natura, ma, sopratutto questa è una storia di magia e determinazione.

Questa è la storia di Sann di Jiang Hong Chen, edito Babalibri, che ha per cornice il villaggio di Mung.



Dopo la frana donne e bambini, anziani e uomini, come piccole formiche, con i loro fagotti furono costretti a lasciare le loro case. Abbandonare quel luogo significava per alcuni estrarre, con dolore, delle grandi radici, per altri un germoglio che non vedrà mai la luce. Tutti andarono via tranne la famiglia Sima che aspettava l’arrivo di un bambino. Sann arrivò poco dopo senza emettere il primo vagito, sul volto aveva dipinto un gran bel sorriso.

Alla vista del piccolo la nonna disse che quello era un segno di cattivo auspicio. Quello, che per la nonna si rivelava un segno di cattivo auspicio e per il padre motivo di preoccupazione, era per la madre il suo bambino, il suo piccolo speciale. La famiglia rimase al villaggio ma per poter sostenersi ogni giorno scalavano la montagna per passare dall’altra parte per coltivare i campi. Fin dalla più tenera età

Sann visse le difficoltà e le fatiche di quella vita. Straordinarie sono le tavole in cui l’autore illustra, per successione, la crescita del bambino. Da prima lo vediamo dentro la gerla sulle spalle della madre poi, capace di stare sulle sue gambe, col padre intento ad arrampicarsi sulla parete rocciosa. Ogni giorno Sann sente la madre enunciare le stesse parole:


Se solo questa maledetta montagna sparisse...

Queste parole fanno riflettere il bambino ma non solo lo animavano di ardore perché si sentiva impotente di fronte alla sofferenza della madre.

Quando il bambino compì sei anni la madre gli regalò un cuscino a forma di drago. Quella stessa sera Sann fece un sogno, un sogno in cui spostava le tre montagne. Le tavole che illustrano il sogno di Sann sono straordinarie, Chen ci fa entrare nel mondo dell’onirico dove tutto è possibile, un mondo fluttuante ricolmo di luce.

Il sonno finisce e il sole sorge, un nuovo giorno. Giorno che porta con sé la solita routine ma che questa volta porta una consapevolezza del proprio destino. Una mattina i genitori del bambino stanchi e demoralizzati non ebbero la forza di compire il gesto quotidiano di arrampicarsi su per a ripida montagna per coltivare i campi. A quella vista Sann con determinazione disse:


Sposterò questa montagna!

La consapevolezza delle proprie decisioni e la determinazione viene dipinta, in un emozionante gioco di inquadrature, dall’artista nel volto del bambino. Da quel giorno, sfidando anche le intemperie del tempo, cominciò a spostare, masso dopo masso, la montagna. Sann è determinato non tornerà sulla sua decisione. Continua giorno dopo giorno fino a quando un giorno di primavera mentre era intento a scavare trovò l’entrata di una piccola grotta dove crescevano degli strani funghi.

Esplorandola trovò l’entrata di una grotta più grande. Lì trovò un vecchio con una lunga barba bianca. Sann non avrebbe mai immaginato che quello sarebbe stato un incontro “magico” che lo portò a realizzare il suo sogno grazie a tre Draghi bianchi.


Sann di Jiang Hong Chen è un albo lirico in cui i suggestivi paesaggi, costruiti con segni decisi, resi delicati dalle trasparenze dell’acquarello, sono la cornice di una storia di speranza, determinazione e coraggio. La narrazione dell’autore è forte, impressionante, “scura” e allo stesso tempo rassicurante. Il suo significato intrinseco è legato alla forza di volontà e alla tenacia, ciò permetterà ai Draghi di materializzarsi, la pratica e la perseveranza, non il desiderio è questo che ha mantenuto la famiglia di Sann al villaggio prima della sua nascita, ed è con tale forza e determinata volontà che Sann cresce e osserva ogni giorno i suoi genitori farcela. Così Sann cresce coraggioso e riconoscente.



 

Sann


Autore: Jiang Hong Chen

Casa editrice: Babalibri

Età consigliata: dai cinque anni in su

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