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A che pensi?

di Clara Sorce




Vi è mai capitato di osservare uno o più individui e pensare a cosa pensassero? Quando vediamo un neonato con le sue più svariate espressioni corporali e facciali lo pensiamo spesso. A me capita di pensarlo quando mi trovo in Musei o Gallerie d’arte. Mi piace interrogarmi su ciò che pensano le persone delle opere ma soprattutto su ciò che pensava la persona ritratta o l’artista, pensieri, questi, che non ci sono dati sapere perché appartengono a un tempo lontano.


I pensieri, i ricordi e in generale ciò che ognuno di noi ha dentro sono delle preziose “gemme” che ognuno di noi porta con sé, pertanto l’altro deve averne cura, rispetto e gentilezza verso quelle meraviglie, soprattutto quando queste vengono condivise. Un albo illustrato celebra queste preziose perle con l’unicità che porta con sé l’arte. A che pensi? di Laurent Moreau edito da Orecchio Acerbo è vincitore di prestigiosi titoli del panorama editoriale tra questi: Premio Andersen come Miglio Libro fatto ad Arte, Premio Scelte di Classe e finalista al Premio Soligatto.


A che pensi? è un albo composto da finestrelle, un giocoso ma allo stesso tempo riflessivo gioco che viene impreziosito da un sapiente lavoro di cartotecnica che svela al lettore ciò che pensano i tanti protagonisti del racconto, ossia tutte le persone che possiamo incontrare in luoghi pubblici come una grande piazza. Un folto ventaglio di pensieri, ricordi, emozioni, sogni, fantasie caratterizzati da un segno marcato e da colori saturi e vivaci che giocano con i forti contrasti. Ad accoglierci è Massimo.


Massimo si inventa un’avventura

Un bel ritratto di un bambino con un maglione ed un cappuccio con orecchie feline in posa rampante. Lui ci invita ad aprire la finestrella ed ecco Massimo in una giungla in groppa ad un ghepardo con accanto un animale fantastico che rievoca l’immagine di un uomo scimmia. Voltiamo pagina e troviamo un innumerevole e folto campionario di ritratti, ogni persona ritratta ci mostra il suo pensiero. Annetta a pensieri dolci, i desideri, Rosa si sta per innamorare di Antonio e immagina il momento in cui lui la bacerà, Enrico ha una musica in mente e la sua testa si riempie di note, Luciano ricorda con tenerezza la sua infanzia ed Amir non è ancora uscito dal suo sogno dove prende un tè con un coniglio rosa con gli occhiali, dal tavolo fuoriesce un albero dove si posa un uccello dalla testa umana. Laura evade tra le pagine del suo libro, Elena ha bisogno di stare sola in riva al mare e Maria che è terribilmente gelosa si riempie la testa di rosso e diventa un agglomerato di serpi. Il gioco del rispecchiamento per il lettore è immediato. Mi sono rispecchiata in Laura, in Elena, in Antonio in cerca delle parole, ma anche in Nicola che non pensa a niente. Il messaggio che il Moreau col suo albo A che pensi? è che porsi tale quesito significa prendersi cura degli altri, significa mettere in comune ciò che di intimo ciascuno custodisce, nella prospettiva di una vera condivisione affettiva.

A che pensi?

Autrice: Laurent Moreau

Casa editrice: Orecchio Acerbo

Età consigliata: dai cinque anni in su

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