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Alfabeti Naturali

Piccola guida all’osservazione della creatività dell’universo


di Clara Sorce





Il 27 ottobre 2023 mi reco con tanta aspettativa e gioia al Piccolo Museo Naturale Radici di Palermo. Ad attenderci in quel pomeriggio di ottobre c’era Federica Buglioni che insieme a Luogo comune firmano l’albo Alfabeti Naturali. Piccola guida all’osservazione della creatività dell’Universo edito da Topipittori, collana PINO: Piccoli Naturalisti Osservatori.

Quell’incontro calzava proprio a pennello, quel giorno insieme ai miei piccoli alunni della scuola dell’infanzia avevamo trascorso una splendida giornata a Valle Agnese dove abbiamo giocato con la natura scoprendo quanto questa sia essa stessa un’opera d’arte. Come ogni conclusione di un percorso Outdoor mi pongo sempre dei quesiti: cosa posso fare per migliorare l’esperienza? La creazione di una camera delle meraviglie può essere funzionale? Oltre la lente di ingrandimento devo integrare un nuovo strumento visivo? Quell’albo ha funzionato ma se… Credo fermamente che ogni docente, educatore, pedagogista debba sempre interrogarsi anche se la strada che sta percorrendo sembri essere quella “vincente”. L’incontro con Federica Buglioni  per me è stata una rivelazione che ha nutrito in me non solo la voglia di “fare” ma sopratutto mi ha permesso di pormi nuovi quesiti mettendomi in discussione. Ciò che ho amato di quell’incontro e dell’albo in sé è che gli autori donano, e badate bene non uso la parola forniscono perché il loro è un vero dono, non solo un albo ma delle lenti capaci di farci aprire gli occhi perché come enunciato dalla Buglioni noi stessi come esseri siamo dei pattern.


Un luogo senza pattern è come un cielo azzurro senza nuvole o una immacolata distesa di neve.

Da studentessa mi sono approcciata ai pattern studiando psicologia e teoria della forma, materia che mi aveva profondamente affascinato alla quale avevo legato alcuni principi metodologici concepiti da Bruno Munari contenuti in Giocare con la Natura di Beba Rastrelli, Franco Angeli editori, ma le parole della Buglioni e le tavole egregiamente illustrate con la tecnica del pennarello da Luogo Comune mettono a fuoco un’aspetto che non è scontato ossia che la natura non è uniforme. Questa viene interrotta da righe, onde, macchie, punti, reticoli ripetendosi con ritmo regolare mostrandoci i mutamenti e gli sviluppi della vita. L’albo permette come gli infiniti reticoli, che caratterizzano i pattern delle radici degli alberi e il nostro stesso corpo come ci rammentano i nostri polmoni, di collegarsi alle varie forme del sapere, di fatto l’autrice ci invita ad osservare i pattern con occhi d’artista, di scienziato e soprattutto del naturalista. Quest’albo è concepito come un bambino curioso, un bambino naturale, che entra a contatto con un gran campionario naturalistico o una wunderkammer, camere delle meraviglie. I pattern divengono una risorsa perché permettono di investigare, trasformare, pensare, progettare. I pattern sono la dimostrazione che la natura è straordinaria perché capace di sorprenderci. Una volta letto Alfabeti Naturali non possiamo che intraprendere del gioco della ricerca perché i pattern ci circondano nella nostra vita quotidiana, basti pensare all’arancia un bellissimo esempio di simmetria radiale, e ancora se poniamo davanti ai nostri occhi le nostri mani notiamo che sono identiche, una il riflesso dell’altra ma se riflettiamo attentamente il nostro intero corpo è il riflesso di due metà, la simmetria. Tornando alle nostre mani se osserviamo le nostre dita notiamo le impronte digitali questi sono degli esempi di pattern, queste possono essere ad anse, a vortici o ad archi. È stato significativo nell’incontro proprio il momento in cui Federica Buglioni ci ha invitato a osservarci partendo dalle nostre mani. Per me particolarmente significativo perché è uno dei primi giochi che attuo con i bambini per insegnare loro che il principio del disegno è la linea e il punto e noi stessi siamo fatti di linee. Ecco perché questo albo permette un’alfabetizzazione al mondo naturale, al mondo scientifico e artistico collegando questi saperi in un legame che stuzzica la curiosità e alimenta la passione per il sapere. L’albo oltre ad essere corredato da splendide tavole e da testi sapienti ha in sè tutto il necessario per sperimentare i pattern sia in attività all’esterno che all’interno con degli esercizi creativi che guidano bambini, e adulti, nel gioco della ricerca. Non ci resta che prendere le lenti di ingrandimento, Alfabeti naturali, un borsellino ricolmo di ogni più stravagante materiale artistico e andare alla ricerca dei pattern.


 

Alfabeti Naturali

Autrice: Federica Bugliomi

Illustratore: Luogo Comune

Casa editrice: Topipittori

Età consigliata: dai sei anni in su

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