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Alice nel paese delle Meraviglie

Aggiornamento: 2 lug

di Clara Sorce





Chi non conosce Alice protagonista del celebre romanzo di Lewis Carroll. Ma possiamo dire veramente di conoscere questo grande classico? In questo articolo Piccoli gnomi vi racconta questo grande classico della letteratura rivolta all'infanzia in un'edizione edita da Newton Compton Edotori, che fa parte della collana I MiniMammut. Particolarità del volume sono le illustrazione che lo corredano, si tratta delle illustrazioni di Sir John Tenniel. L'artista fu ingaggiato personalmente da Carroll per lavorare sui suoi disegni, con l'obbiettivo di riprodurre il più fedelmente possibile quanto egli aveva immaginato scrivendo. Le illustrazioni per la pubblicazione di "Alice nel paese delle meraviglie" diedero a Tenniel fama internazionale, tale da essere di ispirazione per Walt Disney, nel 1951, per la realizzazione del suo celebre cartone animato.


La storia ci narra di una piccola bambina di nome Alice, che si trova in un giardino con la sorella, la quale è in tenta a leggere un libro senza illustrazioni né filastrocche. Annoiata l'attenzione di Alice viene attirata da un coniglio bianco che parlotta tra se dicendo:


Santo cielo! Santo cielo! Arriverò in ritardo!

ma la cosa che più stupisce Alice e che consulta un orologio da taschino ed indossa un panciotto. Alice decide di seguirlo e il Coniglio la conduce in una tana che fa da ingresso a un mondo fantastico. Animale appartenente al mondo della realtà si fa carico di fungere da ponte tra il mondo fantastico del paese delle meraviglie e il mondo reale, senza il suo intervento Alice la quale era una bambina coscienziosa non avrebbe mai pensato di calarsi in una tana buia per correre incontro all'avventura. L'eroina passa da un scenario all'altro. Atterrata si ritrova all'interno di una galleria, continuando l'inseguimento del coniglio, si ritrova in una stanza piena di porte di varie dimensioni, tutte chiuse, apparentemente spoglia vi si trova un tavolino in cui è poggiata una chiave, che apre soltanto una porta minuscola che conduce ad un meraviglioso giardino, ma attraverso cui la bambina non può passare. Sul tavolo compare una bottiglietta ad essa è attaccata una targhetta con un messaggio: "Bevimi". Alice beve il contenuto della bottiglietta ed improvvisamente diventa della dimensione giusta per passare attraverso la porta, ma la chiave rimase sul tavolo. Alice disperata comincia a piangere, ma ad un tratto trova un biscotto con l'etichetta "mangiami", fa come scritto sull'etichetta ritornando delle dimensioni reali che le permise di prendere la chiave, ma è troppo grande per passare dalla porta. Da questo momento comincia lo sdoppiamento della protagonista, alla ricerca della sua identità. Questo mondo insolito ha una precisa dimensione, fisica e linguistica, le norme sulle quali esso si fonda hanno una loro logica interna.

Questo mondo la porterà ad affrontare innumerevoli sfide. Un viaggio che la porterà al cospetto del Brucaliffo dove Alice sarà indotta a pensare a quanto le è accaduto. Ella discute con lui sulle sue trasformazioni, e sulla sua identità:


Chi sei? Le domandò il Brucaliffo. Non era proprio un modo incoraggiate per cominciare una conversazione. Alice rispose, un po' timidamente: "Io, io al momento non saprei, signore - o almeno so chi ero quando mi sono alzata stamattina, ma credo di essere cambiata molte volte da allora". "Che intendi dire?", replicò il Bruco, con tono severo. "Spiegati". "Mi dispiace, signore, ma non posso spiegami", rispose Alice, "Perché, capisce, io non sono più io". "No, non capisco", disse il Bruco. "Temo proprio di non potermi esprimere più chiaramente", replicò Alice con molto buon garbo, "Perché io per la prima volta non riesco a capire; cambiare continuamente dimensioni in un giorno solo confonde molto le idee.

Giunta al cospetto del Brucaliffo Alice riflette su ciò che le è accaduto. Ella vive turbamenti e stupori, si adatta alla convivenza con esseri assai diversi da quelli della realtà. In questo processo di apprendimento, di maturazione va individuata la vera crescita di Alice. Tale crescita non ha nulla a che vedere con il fattore fisico si tratta della capacità di saper gestire il rapporto con gli altri e del mondo esterno, il saper valutare e decidere in presenza di nuove situazioni ed esperienze. Alice comprende che il suo rapporto con gli altri finora determinato e controllato da formule di comportamento imparate a scuola e in famiglia, si fa più libero e consapevole. L'elemento innovativo dell'opera è che la bambina affronta da sola le insolite avventure. Ella prende decisioni, posizioni, ribadisce la propria volontà, libera dallo scudo protettivo del mondo degli adulti scopre in sé capacità nuove, nate dalla consapevolezza di una conquista interiore.

Alice continuerà il suo viaggio, incontrerà la Duchessa, il Cappellaio Matto e la Lepre Marzolina, senza dimenticare il suo incontro con la tremenda Regna di Cuori e la sua surreale partita di crochet. Ciò che però non sappiamo è che cosa succede una volta che Alice si desta dal suo sogno.

Il codice linguistico utilizzato nel racconto è quello del dialogo in cui prevale un'irrefrenabile libertà della fantasia. Le parole si svuotano del loro contenuto semantico prendendo vita propria, non reagendo agli ordini di Alice, che credeva di controllare i codici linguistici ma quest'ultimi non rispondo più alla sua volontà. La scissione tra il significato che si vuole esprimere ed effetto prodotto dal significato appare netta nelle poesie recitate dalla bambina. È un linguaggio che si adegua al gioco infinito delle illusioni ed allusioni, degli scherzi verbali arrivando al nonsenso.[1] Il lettore è felicemente coinvolto dalla trasgressione che si fa norma, appoggiando il gusto del nonsenso e dell'assurdo, liberando la parola che vola leggera, raccolta da una bambina la vera Alice, incuriosita e divertita, nel vedersi proiettata in quel mondo buffo pur restando ancorata alla realtà. La coincidenza della doppia Alice dura solo lo spazio breve d'un pomeriggio d'estate, in seguito l'una e l'altra si divideranno ciascuna destinata al suo mondo e al suo tempo. Alice Liddell crebbe uscendo dalla sfera infantile, l'altra Alice rimase eterna bambina che continuerà a rincorrere le sue avventure senza mai sfiorire, ricevendo il dono della memoria, finché la parola scritta vivrà.


 

Alice nel paese delle Meraviglie

Autore: Lewis Carroll

Illustratore: Sir John Tenniel

Case editrice: Newton Compton Edotori

Età di lettura: sai sette anni in sù

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