Anne Frank. La voce della memoria
- clara sorce
- 1 nov 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 2 lug 2024
di Nathalie Rallo
Quando ho sentito parlare di Annelies Marie Frank la prima volta avevo dieci anni, tre anni dopo mi ritrovai a leggere la sua storia nelle pagine di un diario scritto per la libertà. La storia di Anna Frank, così tradotto il suo nome in Italia, è una testimonianza preziosa che dobbiamo ricordare per dare voce a una memoria da conservare. La sua penna scrisse della vita, della speranza e del futuro in un diario con la copertina a scacchi bianca rossa dove ci sono sogni, paure e storia. Anne era una bambina vivace e frizzante, la Signorina Starnazzina. Qua! Qua! Qua! Così è chiamata da papà Otto, mamma Edith e dalla sorella Margot.

Nelle pagine dell'albo illustrato di Anne Frank la voce della memoria scritto da Elisa Puricelli Guerra, illustrato da Amalia Mora ed edito da Edizioni El per la collana Grandissimi, il suo racconto ha gli occhi di un viaggio innocente verso l'ignoto. La nostra Anne è giocosa, a volte arrabbiata e certe volte triste ma è una bambina curiosa che vuole scoprire il mondo là fuori oltre l'ufficio di papà Otto, in cui è costretta a stare per scappare dalla furia nazista che vuole portarla in quel posto dove gli ebrei devono lavorare. Si chiede perché gli alleati non vengano a liberarli o perché non faccia più ritorno nessuno dai lager, qualcuno ha parlato di forni crematori ma Anne è speranzosa non vuole pensarci. Anne scrive del raggio di sole in soffitta con Peter, del primo bacio dato per sbagli a lui e di due guance rosse che scoprono l'amore. La sua penna sembra inarrestabile ogni dettaglio è degno di memoria perché lei un giorno diventerà scrittrice, è questo il suo sogno, lei ha tanto da dire e non può rimanere tutto in un diario perché là fuori tutti devono leggere le sue parole. Anche quando i nemici pensavo di aver arrestato la voglia di vivere di Anne, lei non si arrese, il numero che gli avevano tatuato sul braccio non era lei, il suo nome era Anne Frank! Oggi ricordiamo le sue due fossette nelle guance e quella sul mento, perché quel sorriso è esistito e alcuni lo hanno visto e lei ce la raccontato.
L'albo di Anne Frank è una vera e propria scoperta, come quella piccola curiosona il suo racconto è travolgente. Le illustrazioni descrivono a pieno la storia di una bambina libera dentro la testa. La lettura non è affatto fredda al contrario è immersiva, l'emozioni prendono il sopravvento e spesso trascinano il lettore nelle dinamiche di Anne. Il tono è congruo a un discorso per piccoli e grandi, l'unico consiglio è alzare il volume della voce per leggere questa storia. Le parole non sono silenziose, possono essere bisbigliate ma non si nascondono.
"La verità è tanto più difficile da sentire quanto più a lungo la si è taciuta."
Anna Frank
Questa frase evocativa ci ricorda che quella bambina non voleva nascondere la verità, aveva già capito l'importanza delle memoria. Si può giocare a nascondino ed essere liberi di farsi sentire, perché Anna aveva la sua voce che non è rimasta chiusa nel cassetto del suo nascondiglio ma è arrivata a noi come una fiamma che scalda il ricordo. Avevo tredici anni quando ho letto il diario di Anna Frank e quella memoria non si è arrestata è viva dentro di me, dentro voi ed è patrimonio dell'Umanità.
Grazie di cuore Annelies Marie Frank.
Anne Frank. La voce della memoria
Autrice: Elisa Puricelli Guerra Illustratrice: Amalia Mora Casa editrice: Edizione El Età consigliata: 8 anni in su
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