Bandiera
- clara sorce
- 13 set 2024
- Tempo di lettura: 4 min
di Clara Sorce
Il XIX secolo vede una grande rivoluzione in campo pedagogico ed educativo grazie a personalità creative che vedono nella pedagogia e nella didattica volta alle arti una nuova chiave di lettura per una paideia creativa rivolta a bambini presenti e futuri al fine di fornire loro un nuovo sguardo, uno sguardo consapevole, cooperativo, democratico, sociale, accogliente e consapevole degli atti di cura. Loro portavano avanti la visione di una scuola creativa nella quale giocare con le arti, con i diversi linguaggi espressivi, sperimentandoli, riinventandoli e rimescolandoli portando al concepimento di esperienze di vita collettiva che sono confluite in opere che hanno anticipato concetti, pensieri dei tempi contemporanei. Alcune di queste opere sono state per un certo verso anche “profetiche” anticipando ciò che oggi stiamo vivendo come la crisi ecologica. Tali visoni sono state possibili soltanto grazie a maestri, educatori e padagogisti illuminati come il maestro Mario Lodi. Ciò che ho amato di Lodi prima dei suoi libri, prima del suo metodo è stato l’ascolto e l’empatia. Quella che crea Lodi non è una classe canonica con il maestro sul suo trono, la cattedra che all’epoca stava su una pedana, e i piccoli scolari considerati come vasi da riempire, bensì un ambiente familiare in cui l’empatia ha un ruolo di rilievo. Lodi abbandona il modello direttivo-trasmissivo preferendo quello dialogico-maieutico.
La classe è una comunità di affetti, in cui ognuno s’interessa all’altro e se ne prende cura. Il maestro s’interessa di tutti, e di tutti si prende cura. (Pitruzella, pag.105)
L’ambiente che crea il maestro Lodi è uno spazio in cui i bambini si sentono al sicuro, liberi di esprimersi. Egli considera ogni bambino come un “tesoro” con una sua storia. Ogni bambino nel corso della sua crescita fino a quando giunge alla scuola primaria percorre le più significative tappe che l’umanità conquista, come la posizione eretta e il linguaggio. Ognuno di loro ha costruito la propria personale versione del mondo che condivide. Condivide conoscenze, esperienze ed emozioni con la comunità classe. Insieme bambini e bambine vivono nuove esperienze e a sostenerli c’è il maestro che li ascolta.
Ascoltare significa non solo recepire i contenuti trasmessi dalla persona che parla, ma anche e soprattutto accettare la persona in quanto tale, ed entrare in risonanza con le sue emozioni. Questo implica una sospensione del giudizio: […]. Solo attraverso questo contatto profondo si impara. I mondi s’incontrano, i complessi sistemi umani si accoppiano enattivamente, qualcosa accade, priorità emergenti si formano, che sono nuovi saperi sul mondo co-costruito. (Pitruzella, pag.106)
Il mondo si scopre e si costruisce insieme. Ne sono un esempio i libri nati da tale esperienza come Bandiera edito da Einaudi Ragazzi. Nata in classe, con i suoi bambini Lodi da vita ad un racconto sorprendente che narra la ciclicità della vita. Nascita, crescita, morte ed infine rinascita. Bandiera vede la sua prima pubblicazione nel 1985. La narrazione si apre il primo giorno di primavera, ossia il giorno in cui i raggi del sole come lingue di fuoco bucano la coperta grigia del cielo riscaldando chi dormiva sotto quelle coperte. Quel sonno, simile alla morte, viene destato dal calore. Calore che riscalda, colora i cieli, risveglia i torrenti, dona la vita. In questo scenario un vecchio ciliegio tarda a ritornare alla vita, dopo il lungo sonno invernale. Sarà un raggio a destarlo, le amiche formiche sono pronte: è l’ora di lavorare.
Bene - sussurrò il vecchio ciliegio, - sono ancora vivo. Ricominciamo a lavorare - È cominciò.
Nacquero le prime foglie. Ognuna di esse è dotata di una sua personalità e vive nuove esperienze. Le foglie simbolicamente si rifanno ad atti di vita gentile, sono i bambini che si meravigliano dinanzi alla straordinarietà della trasformazione, della vita. Dal sole alle stelle fino ai venti sono solo alcuni degli amici delle piccole foglie del ciliegio. Tra queste c’è Ombretta che sta vicino al cuore del vecchio ciliegio, Capriola amica del vento e su in cima alla chioma Bandiera.
Sulla punta del ramo più alto, c’era una foglia: Bandiera. La chiamavano così perché sventolava a tutti i venti e scrutava da ogni parte se c’era qualche pericolo per la famiglia delle foglie.
Bandiera non è una foglia come le altre è colei che vuole assistere pienamente al mistero della vita. Ella si chiede cosa succede quando il vento nero della morte autunnale si porta via tutto, e quando giunge la coperta bianca dell’inverno cosa succede? Bandiera sta lì ben salda all’albero di ciliegio e scruta la vita. Assiste al mistero del concepimento come l’impollinazione, la nascita dei frutti. Nasce nella famiglia delle foglie il sentimento della protezione e ascoltando il Vecchio Ciliegio e Palla di fuoco sulle amarezze che porta l’evoluzione tecnologica dell’uomo scoprono la triste verità sugli esseri ossia che non hanno rispetto verso la natura distruggendola in favore della tecnologia. I giorni passano e le stagioni di susseguono è tempo di lasciarsi perché il ciclo si compia ma Bandiera è curiosa e vuole rimanere ben salda in cima. Si oppone alla ciclicità per assistere al mistero, su cui l’uomo da secoli si interroga, su cosa c’è dopo la morte. Sta li sfidando il vento nero della morte e la bianca coperte dell’inverno. Bandiera scopre il mistero della morte e della vita e quando giunge la primavera è pronta a lasciare andare il mondo ma non prima di aver donato alla nuova generazione il massaggio della straordinarietà dell’esistenza.
In Bandiera si percepisce pienamente il pensiero del maestro Lodi, un pensiero democratico, ecologico, cooperativo, esperienziale, dell’uguaglianza e della giustizia sociale. Quello di Lodi è una visione della scuola come “un processo di vita”, secondo l’ottica di Dewey. I bambini fanno ogni giorno importanti scoperte, esperienze che vengono assimilate e maturate grazie al testo libero, secondo la metodologia di Cèlestin Freinet e di Mario Lodi. Il bambino col testo libero soddisfa il bisogno di esprimere l’esperienza vissuta condividendola con gli altri attraverso la parola scritta. Lodi crea momenti educativi basati sulla curiosità dei bambini concependo una comunità creativa dalla quale nacquero testi come Bandiera.
Bandiera
Autore: Mario Lodi
Casa editrice: Einaudi Ragazzi
Età consigliata: dai sei anni in su
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