Avevo un cappello
- clara sorce
- 25 ago
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di Clara Sorce
Bambini e bambine hanno sempre un oggetto a cui affidano le proprie emozioni, ma spesso esso è anche portatore di sicurezza. È grazie ad esso che in loro nasce la fiducia che li sprona ad aprirsi al mondo. Tuttavia ciò porta ad attivare una certa omogeneità nella routine, alimentando quella cosiddetta “confort zone” che a volte è difficile scardinare. Ma cosa succede quando avviene un radicale cambiamento? I cambiamenti possono diventare opportunità? Un albo illustrato, delicato, proprio come il mondo dell’infanzia, ci “mostra” quanto siano importanti i cambiamenti, perché in questi si deve cogliere l’opportunità che offrono, in quanto vi è sempre qualcosa di straordinario che ci attende, l’oltre a cui aspirare, sempre. I cambiamenti fortificano, permettendoci di avanzare con curiosità verso nuovi orizzonti.
Avevo un cappello di Valentina Mansone e Rosalba Corrao è un albo dalle tinte fresche, luminose. Ciò che colpisce fin da subito è la sua risguarda. Essa non ci da il benvenuto, al contrario, ci offre un’opportunità, ossia quella di cimentarci col fare manuale. Le autrici fin dal principio ci invitano a creare con la pratica dell’origami un cappellino, quello che ha la forma di una barchetta. “Indossiamolo”, voltando pagina siamo lo specchio di un bambino con un bel cappellino di carta di colore giallo. Viso sorridente, maglia a righe rosse e bianche, con la sua aria sognante ci invita, nel frontespizio, a scoprire la sua storia. Siamo pronti per ascoltare ed immergerci nella storia del bambino col cappello giallo.
Avevo un cappello. Un bellissimo cappello colorato. Me lo avevano regalato mamma e papà.
Non sappiamo quale sia il nome del bambino ma una cosa è certa: aveva un bellissimo cappello di carta giallo dal quale non si separava mai.
Si allacciava sotto il collo, cosi ero sicuro che il vento non me lo portasse via.
Quella sicurezza gli infondeva coraggio tanto che nulla gli sembrava impossibile. Sicurezza che lo portava ad essere libero. Libero di creare, sperimentare, vivere. La Corrao con il suo stile investe le tavole con la tecnica del pastello le immagini sono delicate, ben definite; rendono il mondo del bambino e del suo cappello delicato, come la cura rivolta ai più piccoli. Le autrici ci mostrano un occhio che è attento alla sfera infantile reso dall’estrema cura e gentilezza nel modo di raccontare un tema delicato come il cambiamento per un bambino. Ciò lo si può cogliere sin dal cameo iniziale in cui è illustrato il nostro protagonista. Da quell’incipit vediamo il bambino e il suo inseparabile cappello nelle più svariate attività. Dal mare, al parco, dalla scuola all’atletica, dall’arrampicata alla bicicletta fino al momento del sonno; erano sempre insieme. Nulla poteva far presagire al bambino che si sarebbe mai separato dal suo adorato capello, la sua forza, la sua sicurezza finché un giorno un temporale fortissimo portò via con sé il cappello.
Da quell’accadimento il mondo del bambino colorato e luminoso si tinse di grigio. Invano cercò il suo cappello, non c’era alcuna traccia. Rassegnato a quella perdita, il bambino non si sarebbe mai aspettato che la luce dei colori potesse risplendere, ed ecco che osservando attentamente scorse qualcosa a lui familiare, era il suo cappello. Tra le fronde di un grande albero il bambino ritrovò il suo cappello, esso ormai era rovinato. Lo portò a casa cercando di ripararlo, ma non era più possibile salvarlo, ed è allora gli venne un’idea. Quel bellissimo cappello si trasformò in una preziosa opportunità per scoprire cosa c’è oltre l’orizzonte. Avevo un Cappello è un meraviglioso inno alle opportunità che la vita ci riserva. È la consapevolezza che nulla è perduto, nulla finisce, semplicemente la vita è un continuo divenire, è essa stessa il sinonimo del cambiamento, cambia la forma della vita, ma l’essenza che fa esistere resta sempre. È un albo che ci rammenta quanto grande sia il ciclo dell’esistenza, e soprattutto, è un monito ad averne cura e apprezzarlo, divenendo, giorno dopo giorno.
Avevo un cappello
Autrice: Valentina Mansone
Illustratrice: Rosalba Corrao
Casa editrice: Ideestortepaper
Età consigliata: dai sei anni in su
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