di Clara Sorce
Da qualche tempo a questa parte nella stesura delle recensioni dei libri traspare uno spaccato di vita che custodivo gelosamente e che ora sento sempre più il bisogno di condividere, ossia la lettura partecipativa di classe che compio ogni giorno con i miei piccoli gnomi. Scrivo ciò soprattutto in merito ad una recente lettura di un albo che ci ha colpiti particolarmente, un albo che quando lo incontrai per la prima volta, attraverso le piattaforme digitali in lingua inglese, mi ha particolarmente colpito tanto da commuovermi. Aspettai con trepidazione che una delle nostre case editrici italiane lo pubblicasse e per fortuna una di queste ha riconosciuto il suo valore e il suo grande potenziale comunicativo, poetico, tanto da acquistarne i diritti pubblicandolo nel 2020, si tratta dell’albo Il mondo ti aspetta di Kobi Yamada e Gabriella Barouch edito da Terre di mezzo.
Il 2020 è stato un anno particolare dove spesso ci siamo chiesti che cosa fosse la libertà e che cosa si intendesse con tale concetto. Fu un periodo in cui le relazioni sociali venivano meno portando con sé una riflessione sulla nostra esistenza e il nostro stare al mondo. Ecco la classe a cui ho letto l’albo quando cominciò il percorso, o meglio il viaggio, alla scuola primaria veniva da quel periodo di chiusura e di distanza. Ricordo i loro volti coperti dalle mascherine e gli occhi che esprimevano una gioia infinita, sopratutto ricordo il senso di libertà provato quando le tolsero. Quanto vissuto li ha segnati profondamente tanto che le parole di Kobi Yamada hanno avuto un effetto su di loro potente. Non mi è mai capitato di leggere un albo in totale silenzio. C’è sempre stata un’emozione dipinta sui volti, un’esclamazione di meraviglia o un’osservazione che non poteva proprio aspettare, al contrario quando lessi Il mondo ti aspetta mi sono ritrovata in un silenzio totale, gli occhi erano socchiusi, la mente era altrove. Quell’oltre che ha accumunato il pensiero degli esseri umani, ossia il mistero dell’esistenza. Cosa c’è di più straordinario della nostra stessa esistenza?
Tu sei unica. Non esiste, e non esisterà mai, un’altra come te. Puoi fare tanto.
Kobi Yamada e Gabriella Barouch compiono un sapiente lavoro sinergico tra le due arti.
L’autore si rivolge ad un ipotetico lettore, ma al contempo si rivolge universalmente a tutti noi. Come un gioco di specchi a riflettersi su quella limpida superficie è la piccola col copricapo di foglie illustrata delicatamente dalla Barouch. Le tavole sono concepite dall’artista con giochi di vuoti e pieni che toccano, attraverso il senso della vista, le corde più intime dei giovani lettori. Il mondo naturale si mescola al gioco, fino alla meraviglia. Ciò che mi ha colpito particolarmente di questa lettura è la postura che man mano i bambini hanno assunto. Liberamente, giunti in atelier, avevano scelto di leggere l’albo seduti a terra in assetto del cerchio ma pian piano che si procedeva con la lettura la loro postura mutava. Lo sguardo era rivolto sempre più altrove scrutando l’oltre proprio come la bambina in copertina.
Yamada si serve della pratica americana del inspirational book. Si tratta di una particolare metodologia di scrittura che porta a concepire una narrazione universale che ognuno di noi costruisce grazie alla raccolta di esortazioni, auguri, pensieri che vogliono ispirare, motivare e incoraggiare. Kobi Yamada non racconta una vera e propria storia bensì si tratta di frasi motivazionali che ispirano i lettori infondendo loro fiducia nelle proprie capacità. Ad enfatizzare il messaggio le spettacolari e delicate illustrazioni di Gabriella Barouch. Opere capaci di emozionare. Man mano che si procede nella lettura questa diventa un crescendo emotivo ed è qui che si attua la condivisione delle proprie emozioni e sensazioni. Il clima è quello giusto, c’è fiducia, cura, ascolto ed è allora che si conclude la lettura per condividere le proprie sensazioni perché è proprio ciò che sembrano volere gli autori. Loro ci invitano a riempire quei “vuoti” con la peculiarità della propria esistenza. Le immagini non sono solo metafora del testo ma anche dell’esistenza stessa del lettore. Quest’albo ci ha portato a pensare che siamo unici, liberi di esprimere ciò che pensiamo. Siamo liberi di sbagliare e fallire, di costruire e immaginare.
Il mondo ti aspetta
Autore: Kobi Yamada
Illustratrice: Gabriella Barouch
Casa editrice: Terre di Mezzo
Età consigliata: dai sei anni in su
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