Banksy
- clara sorce

- 25 set
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di Clara Sorce
Nel Regno Unito riecheggia tra le antiche tradizioni letterarie un nome di un uomo che rubava ai ricchi per dare ai poveri ciò che non potevano permettersi. Un fuori legge sì, ma al contempo un uomo, sfuggente alla legge, che guardava ai bisogni del popolo, dei più deboli, al contrario di chi stava al potere. Oggi non è cambiato molto se non le formule con le quali possiamo definire fuori legge persone che come Robin Hood si prendono cura degli ultimi, di chi sta ai margini. Robin Hood era un personaggio scomodo per i potenti e lo stesso lo si può dire per il Robin Hood della street art: Banksy. Geniale, provocatorio, sempre attento ai bisogni dei più deboli, soprattutto, dei bambini Banksy è una figura chiave del panorama artistico contemporaneo. La sua figura si cela nel mistero. Figura reale e leggendaria, allo stesso tempo, diventa un eroe popolare che vendica a modo suo le ingiustizie del potere, deridendolo, ma non solo, lui si burla della mania di controllo del potere con le sue opere che hanno spesso per tema la difesa degli oppressi. Un albo illustrato mette in “luce” le caratteristiche di questa figura misteriosa a partire dalla sua identità fino alle sue “frecce”.
Banksy di Fausto Gilberti edito da Corraioni è un piccolo albo illustrato dal formato quadrato che racchiude dentro sé non soltanto la poetica, le opere di un grande artista contemporaneo, ma soprattutto la sua particolare forma di mostrarsi e mostrare, peculiarità che appartiene unicamente e indissolubilmente all’identità dell’artista e consequenzialmente alle sue opere. Prima di raccontarvi questo capolavoro del Gilberti, che si contraddistingue per il suo stile unico che ben viene compreso e amato anche dai più piccoli, voglio soffermarmi su un piccolo appunto che riguarda l’albo e del perché questo si inserisce in una serie in cui l’autore non solo racconta l’arte contemporanea ai più piccoli con un linguaggio colto, appropriato e accessibile, ma permette ai suoi lettori di entrare in “contatto” con gli autori che hanno e che animano il panorama artistico contemporaneo. La capacita dell’artista è quella di far entrare in sintonia ed in empatia il piccolo lettore e l’autore affrontato caricando la storia, strettamente legata alla dimensione dei saggi o ai manuali di settore, di una carica emotiva che permette di infondere ai piccoli e grandi lettori fiducia. Loro non sentono una distanza oserei dire “aurica” o reverenziale come spesso accade tra artista e fruitore qui al contrario ci si sente vicino al vissuto auto biografico dell’artista affrontato tanto di installare dentro ognuno non soltanto fiducia ma quel coraggio che a volte purtroppo i bambini sentono di non avere, per lasciarsi andare alla creatività. Sentendo la storia di Piero Manzoni, Yves Klein, Jackson Pollock, Marcel Duchamp, Lucio Fontana e Yayoi Kusama, quest’ultimi due raccontati in precedenti articoli, i bambini sentono che possono fidarsi e lasciare che la creatività e la curiosità consequenzialmente sul mondo dell’arte cresca. Con Banksy non soltanto la collana concepita da Fausto Gilberti si articola sempre di più ma soprattutto ci racconta, con intelligenza e sguardo divertito, l’opera di un grande protagonista dell’arte contemporanea ed in particolare della Street Art.
Bansky non è il mio vero nome, ma il nome che ho scelto per nascondermi.
Il Gilberti accoglie i suoi lettori con un elemento che rende la figura di Bansky unica, ossia l’identità, questione questa che accomuna gli artisti che operano nei Graffiti, Writing, e nella Street Art. Nel caso di Bansky l’anonimato rappresenta un valore aggiunto al “mito dell’artista” che porta consequenzialmente ad aumentare l’interesse verso la sua figura. Il Gilberti ci presenta con la sua cifra stilistica inconfondibile un Bansky di schiena, cappuccio nero, intento ad osservare una parete di mattoni. L’autore costruisce le sue tavole con segni più o meno marcati caratterizzati dal nero che si controbilancia tra il positivo e il negativo, il bianco e il nero. Tutto è netto ed estremamente “pulito”, le forme semplici permettono ai bambini, anche più piccoli, di cogliere il messaggio visivo del racconto creando quell’unicità che solo un albo crea, ossia quella fusione e giustapposizione tra testo e immagine. Voltiamo pagina e troviamo un Bansky ben coperto come nel suo ritratto del 2010 per Exit Through the Gift Shop che ci rassicura di non essere una persona “losca” ma di essere un artista.
Sono un artista e dipingo per strada, sui muri delle città, anche se farlo, non so se lo sapete, è proibito dalla legge. Per questo mi nascondo: per non farmi arrestare dalla polizia.
Come nei precedenti volumi sopra citati a comunicare direttamente con i lettori è l’artista stesso che racconta delle sue “frecce”. Come Robin Hood anche l’arista ha le sue “armi” ma queste non feriscono e non portano devastazione, al contrario, portano la bellezza in cui la devastazione ha “imbruttito” attraverso la creatività, l’immaginazione, il linguaggio mediatico e del mainstream il tutto fuso nel sapiente utilizzo delle tecniche della Street Art, ed in particolare nella tecnica che più ha contraddistinto l’artista ossia lo stencil. Dalla figura dei topi, scomodi e fastidiosi come i temi trattati dallo street artist, fino alle opere che si auto-distruggono, Love Is in the Bin che non appena battuta all’asta per oltre un milione di sterline si è auto distrutta parzialmente, o altre che costano troppo poco come quando durante una residenza d’artista a New York vendette i suoi stencil per 60$ azione realizzata nell’ambito di Better Out Than In. Il Gilberti ci racconta anche dell’azione, sempre in merito della residenza newyorkchese del trasporto su un camion per il trasporto di bestiame di peluche piangenti per sensibilizzare i fruitori sul tema della società dei consumi come nell’esposizione The Village Pet Store and Charcoal Grill fino a giungere al suo parco giochi al contrario Dismaland. Fausto Gilberti cita opere, esposizioni e azioni che rendono riconoscibile la poetica e le azioni di Banksy. Banksy continua a nascondersi e ad essere attivo nella sua produzione artistica. Con l’albo Bansky abbiamo acquisito gli strumenti per “riconoscerlo”. Allora non ci resta che divertirci nel gioco dell’inseguimento dei suoi graffiti in giro per il mondo.
Banksy
Autore: Fausto Gilberti
Casa editrice: Corraini
Età consigliata: dai sei anni in su
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