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Colapesce

Aggiornamento: 31 ott 2022

di Nathalie Rallo



O Messina, Messina, Un dì sarai meschina!


La storia di Colapesce inizia come un tuffo nel passato per quei bambini ormai adulti che ricordano la chiamata della mamma al mare, quando l’acqua era troppo bella per uscire e il tempo troppo veloce da afferrare. La storia di Colapesce, ragazzino metà uomo e metà pesce, fu trascritta da Italo Calvino che raccolse la leggenda palermitana di Colapisci. Questa storia inizia con C’era una volta… In una giornata di sole con il cielo azzurro in Sicilia, più precisamente a Messina, un certo Cola si fionda nella sua nuotata quotidiana e si perde nella bellezza del momento tant’è che non ascolta neanche sua madre preoccupata.


Cola! Cola! Se tanto ti piace il mare, nel mare devi restare e un pesce devi diventare!

Cola era un bambino che amava talmente il mare che non riusciva a staccarsene, difatti dopo l’annuncio della madre, Cola un po' pesce diventò. La storia è piena d’incontri e di avventuri, di amici e nemici, di scenari azzurri e di finali senza respiro. La storia di Colapesce viene narrata ai bambini di quasi tutto il meridione e grazie alla riscrittura di Raffaele La Capria autore dell’albo COLAPESCE con le illustrazioni di Vincenzo Del Vecchio, edito dalla Gallucci; le avventure di Colapesce stanno nuotando per tutta l’Italia magari Cola nuoterà anche in acque internazionali a breve. L’autore Raffaele La Capria, racconta un Colapesce impavido e giocherellone. Il suo Cola si ciba di acque e curiosità, non è timido e della paura non ha mai sentito parlare. Colapesce, questo ragazzino un po' birichino, risponde persino al Re di Messina con un tono beffardo mentre tutto il regno ne ha timore. Nella storia Colapesce diventa un’attrazione per gli abitanti di Messina e il Re della città naturalmente vuole scoprire il perché. Dopo una ricerca lunga e minuziosa, il Re a Colapesce trova e un'avventura per il ragazzino inizia. “Ascolta Cola. Se è vero che puoi nuotare più veloce di una nave dovresti fare un giro tutt’intorno alla Sicilia e sapermi dire dov’è che il mare è più profondo, e che cosa si vede là sotto. Sarà fatto sua Maestà”




Iniziando questo viaggio Colapesce vede i fondali della sua terra, pesci sconosciuti e amici che pensava perduti. L’avventura è meravigliosa da vedere grazie alle illustrazioni di Vincenzo Del Vecchio. Pennellate di acquerello diventano fluide e veloci come la lunga nuotata di Colapesce. Se al ragazzino ci sono voluti sette giorni per curiosare le acque siciliane, ci vogliono sette secondi a chi osserva i disegni raffiguranti Colapesce per comprendere la bellezza di questo albo.

Come già annunciato all’inizio, quando c’è qualcosa di bello da guardare il tempo vola e diventa relativo, per le illustrazioni fluide e al contempo dettagliate di Del Vecchio è così. La storia termina senza respiro e con un pugno di lenticchie a galla. E ancora, la storia termina con Colapesce libero di nuotare o forse diventa un re delle acque che sorregge la bella isola della Sicilia. Della storia di Colapesce si sa di certo che amava così tanto il mare da diventare un suo abitante. Non c’è un solo finale in questa storia, si può scegliere una versione preferita dove ogni volta Colapesce rimane l’eroe guizzante che tutti da bambini sognavamo di essere. Una versione finale di Colapesce racconta che il ragazzino, metà uomo e metà pesce, sorregga Messina perché ferita in una delle tre colonne sommerse nel fondale. È una delle versione più narrate forse perché a tenere le redini del futuro sono i piccoli ma a dire il vero quasi tutte terminano con un Cola che beffarda il cattivo Re di Messina e scappa per vivere lo stupendo dono di essere un pesce libero e un bambino sorridente. Chissà quale versione è trascritta nell’albo di COLAPESCE, il bambino forzuto che sorregge la Sicilia o il ragazzino felice, lontano dai cattivi… Questa lettura termina con C’era una volta…


“E Colapesce s’aspetta che ancora torni.”


Italo Calvino

 
Colapesce

Autore: Raffaele La Capria

Illustrazioni di: Vincenzo Del Vecchio

Editore: Gallucci

Età: dai 5+



 
Colapesce degli Alavò

Cari lettori la storia di Colapesce è anche un brano che si può ascoltare e cantare. Il primo di una nuova serie di Piccoli Gnomi, vi raccontiamo Colapesce degli Alavò.

Gli Alavò è un gruppo composto da:


Flavio Neri (prima voce e chitarra);

Gabriele Masone (seconda voce, cori);

Davide Lauricella: (chitarra, cori); Francesco Lo Presti (basso);

Corrado Macca (batteria).



Il brano Colapesce degli Alavò, nasce nel 2020 (circa) e racconta la storia del bambino un pò uomo e un pò pesce che sceglie il mare come amico della vita.


Io nuoterò per parlare con i pesci, i miei fratelli.

L'autore Flavio Neri (prima voce) ci racconta:


La canzone nasce per una grande passione per la storia e il personaggio di Colapesce. Del brano la prima parte che ho scritto è il ritornello, volevo ricordare questa storia perché un pò nella tradizione popolare si è persa; io volevo ricordarlo per un fattore identitario legato alla tradizione culturale sicula. Il nostro Colapesce non ha un finale, come racconta la leggenda stessa di questo bambino metà uomo e metà pesce nella sua avventura alla scoperta della Sicilia.


La lettura degli Alavò, contemporanea e fresca, lascia a chiunque ne fruisca un incontro con la leggenda del passato e il trasporto dell'interpretazione verso il nuovo. Una storia che si fa voce nelle note pop e narrazione di una memoria che vuole essere ancora tramandata.









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