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1999 - 2019 Vent'anni di Nati per leggere

Aggiornamento: 2 lug 2024

Di Clara Sorce


Il 6 novembre 1999 su iniziativa degli allora presidenti Giancarlo Biasini (ACP), Igino Poggiali (AIB), Giorgio Tamburlini (CSB) nasceva il programma Nati per leggere. Da quella data significativa sono passati ben vent'anni. Dall'anno di fondazione vi sono susseguiti anni che hanno segnato delle tappe fondamentali per lo sviluppo del programma, come nel dicembre del 2001 che vede il primo Convegno nazionale Nati per leggere, svoltasi a Napoli, passando al 2003 con la crescita dell'adesione al programma, in cui si contribuisce alla sua diffusione in tutto il paese, grazie a operatori, volontari e alle istituzioni che scelgono di riconoscersi nelle finalità del programma.


Altan, logo Nati per leggere

Da quel 6 novembre 1999 sono passati vent'anni, vent'anni di Nati per Leggere, vent'anni in cui il programma si è posto l'obbiettivo di promuovere la lettura in famiglia sin dalla nascita del bambino. Ma che cos'è Nati per leggere? Perché è così importante? Queste sono state due domande fondamentali che mi sono posta la prima volta che mi sono imbattuta nel logo dell'organizzazione no-profit ad opera di Altan. Così ho iniziato ad indagare finché non mi sono imbattuta non soltanto nel sito ufficiale ma principalmente in innumerevoli testimonianze delle lettrici volontarie che hanno aderito al programma.

Dalla lettura ho ben capito l'importanza di Nati per leggere: Nati per leggere è un programma che diffonde la lettura, promosso dall'alleanza tra bibliotecari e pediatri attraverso delle associazioni quali: l'Associazione Culturale Pediatri, l'Associazione Italiana Biblioteche e il Centro per la Salute del Bambino onlus. L'obbiettivo è quello di promuovere la lettura, per creare un legame solido e sicuro con il bambino che ascolta, in quanto attraverso le parole dei libri la relazione si intensifica, essi entrano in contatto e in sintonia grazie al filo invisibile delle storie e alla magia della voce.



Nati per Leggere, è un programma per fornire ai genitori, insegnanti, educatori e familiari gli strumenti per consolidare il legame col bambino.

Il programma a partire dal 1999 è attivo su tutto il territorio nazionale con circa ottocento progetti locali che coinvolgono più di duemila comuni italiani.

Recenti ricerche scientifiche dimostrano come il leggere con una certa continuità, ai bambini in età prescolare abbia una positiva influenza sia dal punto di vista relazionale (è una opportunità di relazione tra bambino e genitori), che cognitivo (si sviluppano meglio e più precocemente la comprensione del linguaggio e la capacità di lettura).


Inoltre si consolida nel bambino l'abitudine a leggere che si protrae nelle età successive grazie all'approccio precoce legato alla relazione.

Buon ventesimo anno Nati per leggere! Voglio concludere col citare una piccola ma significativa parte di uno dei primi comunicati stampa:


Apprendere l'amore per la lettura attraverso un gesto d'amore: un adulto che legge una storia. E' questo il cuore di una campagna che si propone anche nel nostro Paese una mobilitazione della comunità a tutela del diritto del bambino non solo ad essere protetto dalla malattia e dalla violenza, ma anche a ricevere occasioni di sviluppo cognitivo ed affettivo.

Ps. Il 26 settembre 2019 si è svolto presso la Sapienza Università di Roma Il vento dei 20 Convegno Nazionale e festa per i vent'anni del programma Nati per leggere.


Per chi volesse saperne di più vi posto qui il link del sito ufficiale di Nati per leggere www.natiperleggere.it


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