di Clara Sorce
Vi siete mai chiesti dove nascono le storie? Se queste vivono in terre lontane, fuori dal mondo?
Le storie ci forniscono piccoli indizi sulla propria origine. Una terra ricca e accogliente che permette di accogliere il seme della creatività.
Un albo ci racconta la storia di come nascono le storie, ma, soprattutto dove queste nascono.
Un inno alla creatività e alla cura degli autori che con amore e dedizione producono storie che ci permettono di viaggiare con la mente. Proprio come dei giardinieri piantano il seme dei “sogni” per far germogliare storie che ci seducono, storie che ci fanno crescere, storie che ci fanno emozionare e che ci tolgono il fiato. Alcune di queste sono incisive e non possiamo che rileggerle all’infinito ed emularle nel nostro cammino.
L’albo che racchiude questa “magia” si intitola Il giardiniere dei sogni.
Il giardiniere dei sogni di Claudio Gobbetti e Diyana Nikolova edito da Sassi è un delicato racconto su come nascono le storie.
Fin dalla sua risguarda, illustrata magistralmente dalla Nikolova, percepiamo che qualcosa di speciale accadrà. Piccoli origami di carta prendono le forme di unicorni, cigni, balene e barchette; tutti “ingredienti” di storie fantastiche e avvincenti. Voltiamo le pagine ed entriamo in un universo parallelo lontano dalle coordinate spaziali o geografiche, è un luogo speciale che va tutelato e protetto perché è li che avviene lo straordinario.
Questa è la storia di tutte le storie.
E inizia al di fuori del mondo, in una terra con un nome che a volte suona bene, ma che nessuno conosce.
In quella terra con un nome che a volte suona bene ma che nessuno conosce, c’è una piccola casetta abitata da un anziano con una lunga barba bianca. L’anziano porta sulla testa un buffo cappello e un bel paio di occhiali sul grande naso, ma non solo, porta anche un grembiule da giardiniere e degli stivali di gomma. A prima vista sembrerebbe un giardiniere qualsiasi ma entrando dentro la casetta ci accorgiamo che al suo interno l’uomo è concentrato su una macchina da scrivere. Questa ha una particolarità le grosse lettere di ferro che formano la frase C’ERA UNA VOLTA sono tutte consumate. Terminato di scrivere l’omino prende tra le mani, delicatamente, quanto scritto e si mette in cammino.
Il vecchio si lasciò suggerire dal caso il luogo perfetto per far ciò che andava fatto.
Perché non basta desiderare il posto perfetto per trovarlo, tutte le circostanze devono essere favorevoli.
Così l’omino prende gli attrezzi per il giardinaggio, scava una piccola buca e vi pianta la pagina, perché quello è il posto ideale per piantare il seme della creatività, un piccolo pezzo di terra al sole. Il Gobbetti e la Nikolova illustrano ed innalzano il valore che ha la creatività, l’immaginazione e la fantasia. Giorno dopo giorno l’omino si prende cura di quel piccolo semino che pian piano cresce sempre di più sino a diventare un rigoroso arbusto. La sua chioma foltissima è caratterizzata da una moltitudine di pagine ricolme di storie. Tanto ricche che queste si piegano e si accartocciano, e, che dire dei suoi protagonisti che saltano fuori e prendono la forma di piccoli e preziosi origami. È il momento giusto per coglierle, così l’omino si mette a lavoro.
L’omino lavora senza sosta, lavora col sorriso sulle labbra perché sa che quello che è maturato dall’albero è qualcosa di straordinario. Mette con cura i cumuli di pagine colte in una carriola e corre alla piccola casetta della terra con un nome che a volte suona bene, ma che nessuno conosce. Il giorno seguente l’omino cuce pagina dopo pagina, tutte insieme in un coro di voci che poi vengono abbracciate dalla copertina.
Dopo diversi chilometri di filo, l’omino decise che era giunto il momento di liberare i suoi libri.
Questi li librarono in aria e cominciarono il loro viaggio lontano dal quel luogo fuori dal mondo, lontani da quella terra fertile per giungere tra le mani di piccoli e grandi lettori pronti ad accogliere quelle meraviglie, pronti ad emozionarsi.
Il giardiniere dei sogni come si è detto sopra è un inno ai libri, alla lettura e alla scrittura. Lo stesso albo lo celebra come opera corale. Dal testo alle illustrazioni, fino al progetto grafico, tutto rimanda al sapiente gioco di sinergia che c’è nella creazione di un libro. Un testo fiabesco ma che narra una realtà, quella della creatività, che incita i suoi lettori non solo alla lettura ma anche alla stesura di storie. Le illustrazioni ben si armonizzano al testo, la figura del giardiniere entra nel nostro immaginario, ci affezioniamo alla sua figura buona e accogliente. Evocative sono le tavole del viaggio dei libri per giungere in città. Un viaggio lungo che ci insegna a non arrenderci perché con tenacia raggiungeremo il nostro sogno. Non è che la metafora dei sogni nel cassetto di chi vuole diventare autore di libri. Quest’albo è un invito a credere nei propri sogni e credere nelle proprie opere, perché queste sono doni.
Non ci resta che prendere in mano quest’albo e ripensare alla prima volta che abbiamo sfogliato un libro, ripensare alla sensazione che abbiamo provato e rinnovare sempre quelle sensazioni perché ogni storia è unica e ci comunica sempre qualcosa di nuovo. Apriamo le porte della fantasia per farci sedurre dalle storie che vengono da una terra con un nome che a volte suona bene, ma che nessuno conosce.
Il giardiniere dei sogni
Autore: Claudio Gobbetti Illustratrice: Diyana Nikolova Casa Editrice: Sassi Junior Età consigliata: dai sette anni in su
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