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Il leone e l’uccellino

Aggiornamento: 2 lug

di Clara Sorce






L’autunno con i suoi colori bruni, caldi, ci porta a pensare a quanto sia bello assistere alla ciclicità della natura.


Le chiome degli alberi piano piano perdono il loro vigore, si spegne il vivo verde per far posto alle tinte gialle, arancio e rosso. Il vento diviene più freddo, soffia un po’ più forte.

Gli animali cominciano a prepararsi per l’inverno. C’è chi fa provviste per l’inverno, come le formiche, e altri invece si preparano ad andar in letargo, altri ancora compiono un lungo viaggio migrando in mete calde dove poter passare il rigido inverno.


La stagione dell’autunno fa da sfondo ad una storia d’amicizia, di diversità, tra un singolare e dolce leone e un uccellino. Il leone e l'uccecciono di Marianne Dubuc edito da Orecchio Acerbo è un albo particole le cui tavole sono basate sulle tonalità brune. Ad accompagnare le egregi illustrazione poche ed incisive parole, la loro fusione con le illustrazione restituisce al lettore una storia commovente sull’amicizia e l’importanza che portano con sé l’essere liberi di tornare e di andare da un rifugio che chiamiamo casa. Tra le particolarità dell’albo c’è la contaminazione di due linguaggi del picturebook, ossia tavole canoniche, testo e immagini, con tavole mute questo fa si che la narrazione possa far sostare il lettore assimilando ed entrando emotivamente nella storia del leone e dell’uccellino.



Abbiamo detto che la storia comincia in autunno, stagione di migrazioni. Su un campo passeggia un leone solitario che si accorge che un uccellino si distacca dal suo stormo, si scoprirà che questi è ferito. Il leone se ne prenderà cura per tutto l’autunno e tra i due nasce una grande amicizia. Il tempo passa e le stagioni si susseguono fino a che giunse l’inverno.

L’inverno è freddo e solitario ma se si trascorre insieme è molto più divertente cosi il leone e l’uccellino escono fuori insieme a giocare con lo slittino, pescano, poi tornano a casa dove ad aspettarli c’è il calore del camino dove poter leggere un buon libro. L’inverno si fa sempre più rigido fino a che la neve non imbianca tutto.

Qui la Dubuc rende questo passaggio in modo sensazionale attraverso una tavola totalmente bianca, un tempo sospeso che porta con sé l’attesa, fino a quando da quel biancore non iniziano a fiorire i primi boccioli, è giunta la primavera. La primavera fa posto all’estate e l’uccellino alza il suo becco al cielo, il leone con aria triste ma consapevole pronuncia una semplice parola


Si lo so

L’uccellino anche se triste prende il volo, è tempo di andare …

Il leone trascorre l’estate con le sue solite occupazioni, le giornate si susseguono lente, malinconiche, e la nostalgia per l’amico partito è sempre più forte ma il leone è consapevole che per amore altrui si deve essere liberi di andare e di lasciar andare.

L’estate fa il posto all’autunno e chissà se …


La storia della Dubuc ci insegna l’importanza dell’amicizia e della cura.

Cura che non impedisce di prende il volo, cura e rispetto dell’atro sono alcune delle parole chiave per descrivere quest’albo. Quest’albo ci insegna quanto sia importante l’essere liberi di andare e di tornare in quei luoghi che noi riteniamo “casa”, un luogo dove siamo sicuri di trovare quella cura.



 

Il leone e l'uccellino

Autrice: Marianne Dubuc

Casa editrice: Orecchio Acerbo

Età di lettura: dai tre anni in su

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