di Clara Sorce
Stoccarda 15 maggio 1891, cosa vi fa affiorare alla mente? In quel giorno e in quell’anno tra le tante cose che accaddero uno ci è particolarmente a cuore perché il 15 maggio 1891 nacque Jella Lepman oggi nota come la fondatrice di IBBY (International Board on Book for Young People). Ma Jella è molto di più, è una donna visionaria, coraggiosa che ha saputo curare le cicatrici più profonde con la bellezza, la bellezza che un albo illustrato può offrire ai piccoli, un’occasione di redenzione per un popolo.
Di origine ebraica Jella fu costretta a fuggire in Gran Bretagna nel 1936 per sfuggire alle persecuzioni naziste. Alla conclusione della guerra nel 1945 le fu proposto dal governo statunitense di coordinare un programma di assistenza alle donne e ai bambini tedeschi. Ella, dopo le iniziali esitazioni, accettò l’incarico. Accettò quell’incarico perché ella era sicura che la ricostruzione e la rinascita culturale della Germania dovesse prendere le mosse dai bambini. I bambini, il presente e il futuro. Ella pensa che solo educandoli alla pace e alla fratellanza questi avrebbero potuto ricostruire una Germania di pace e bellezza. Germania che negli anni bui del razzismo aveva negato il pensiero libero bruciando libri, anche quelli rivolti all’infanzia, al loro posto solo la propaganda nazista. Un futuro ed un passato negato per molti, la sola esistenza del presente, il presente del totalitarismo.
Mossa da tali convinzioni nel 1946 prende vita la prima Mostra Internazionale di Letteratura per bambini, il primo evento culturale itinerante post bellico al fine di creare un ponte di pace tra le culture, ma non solo, Jella creò un’occasione di coesione tra i più piccoli per ridare loro spazio alle storie e alla fantasia. Jella con fermezza e coraggio scrisse una lettera ai governi dei paesi:
Gentile signore, questa lettera contiene una richiesta insolita e le chiediamo la sua particolare comprensione. Stiamo cercando delle strade per mettere in contatto i bambini della Germania con i libri per bambini provenienti da tutte le nazioni. I bambini tedeschi non hanno più nemmeno un libro, dopo che la letteratura per l’infanzia del periodo nazista è stata tolta dalla circolazione. Inoltre, educatori e editori hanno bisogno di libri provenienti dal mondo libero per orientarli e far da guida. I bambini non hanno nessuna responsabilità nella guerra ed è il motivo per cui questi libri per loro dovrebbero essere i primi messaggeri di pace. I libri saranno riuniti in una mostra itinerante che si sposterà attraverso la Germania e poi, forse, anche in altri paesi. Cerchiamo in particolare libri di sole figure o comunque molto illustrati, che aiutino a superare la barriera linguistica. Ma speriamo anche di rendere fruibile la letteratura che racconti una storia utile al lavoro di gruppo che intendiamo fare. Speriamo che gli editori tedeschi potranno ottenere i diritti di traduzione di gran parte di questi libri. Inoltre, vorremmo chiedere al suo paese disegni e quadri realizzati dai bambini. Le immagini parleranno una lingua universale e rallegreranno i bambini ovunque.
Per Jella tutti i bambini hanno pari diritti, sono ugualmente innocenti e grazie ai libri si possono salvare vite. Perché quello che ella creò nel 1946 non fu solo un evento culturale, fu un atto di salvataggio. Salvò le emozioni di quei bambini che videro e vissero gli orrori della guerra, li salvò dalle loro ferite da ciò di cui il mondo stesso li accusava, anche se innocenti. Ella diede loro la speranza di un futuro migliore, loro ebbero la fortuna di incontrare un adulto che gli mostrò un mondo dritto non a soqquadro, un mondo bello, creativo, luminoso, un mondo fatto di ponti e interconnessioni con altri popoli e culture.
Jella Lepman è una donna che costruisce, il suo nome è sinonimo di lungimiranza e determinazione. Grazie alla sua lungimiranza permise a bambini e ragazzi di cibare la loro mente fino ad oggi affinché gli orrori del passato non si ripetano più. Jella costruì attraverso la conoscenza, ossia attraverso la lettura degli albi illustrati delle connessioni tra popoli e culture differenti al fine di creare legami di pace e fratellanza. Attraverso la bellezza le nuove generazioni sapranno trovare soluzioni diverse a quelle della brutalità dei conflitti.
Un’educazione alla lettura formerà i cittadini globali del domani che con mente e cuore aperti si affacciano al confronto con gli altri. I libri per Jella sono creatori di relazioni e azioni. Con questo spirito visionario unito al credo dei libri nel 1952 organizzò la prima Conferenza internazionale per promuovere la Pace nel mondo attraverso gli albi illustrati, nasceva così IBBY International Board on Books for Young People. Oggi IBBY comprende più di settanta Paesi di tutto il mondo. Il suo impegno è legato alla promozione e alla conoscenza del libro di qualità.
Jella attuò un’azione lungimirante, oggi, più che mai attuale, ella vide negli albi illustrati dei passaporti per ricostruire l’identità non solo dei piccoli ma anche degli adulti.
La storia di Jella ci narra di muri, confini ma soprattutto di ricostruzione. La sua storia è una pagina importante della storia della Shoa, bisogna pertanto diffondere la sua storia nelle suole e in tutti quei luoghi che si occupano di educazione formale e non, al fine di comprendere la grande eredità che Jella ci ha donato.
Sitografia
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