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La danza delle api

Aggiornamento: 2 lug

di Clara Sorce





Che sapore hanno i ricordi? Alcuni sono amari come una medicina, altri disgustosi come quando mangiamo una verdura che poco amiamo, altri ancora sono dolci come il miele.

I ricordi poi danzano nella nostra mente, vengono portati a galla da quella corrente ricca di sensazioni, odori, suoni, sapori. Ecco che ad un tratto sentiamo una piccola melodia accompagnata dal fruscio del vento. Sono le laboriose api che compiono la loro danza.

La danza delle api di Zuzanna Celej e Fran Nuno edito da Albe Edizioni è una delicata poesia che accompagna i suoi lettori nel mondo straordinario delle api.


Le autrici tessono un sapiente intreccio tra narrazione, che scende a tratti puntuale in aspetti scientifici, e tradizione del Sol Levante. L’albo dal piccolo formato è composto graficamente da tavole incorniciate dalla figura esagonale che caratterizza la forma degli alveari al cui interno si sviluppano opere delicatissime in tecnica mista caratterizzate dalla tecnica dell’acquarello e dell’intaglio scultoreo di carte, quest’ultime impiegate per dare profondità. Alle tavole magistralmente illustrate dalla Celej si accompagna il testo che si caratterizza per una doppia lettura. Per doppia lettura si intendono gli haiku, brevi componimenti poetici giapponesi, e il testo narrativo in sé, una giustapposizione melodiosa che cala il lettore in un tempo lontano, lento e delicato. Gli haiku, che tradizionalmente vengono composti dopo aver vissuto l’esperienza, ma sopratutto sono una felice espressione dell’essere in natura, danno al lettore la suggestione di una doppia voce, voce del dolce passato.


L’opera delle due autrici ricorda le opere e lo stile degli artisti giapponesi che operarono durante il periodo Momoyama (1573-1615). Il primo è in riferimento alle opere concepite da Zuzanna Celej, Hasegawa Tohaku autore di una coppia di paramenti sui quali è raffigurato un bosco di pini immersi nella nebbia. In questa composizione i vuoti assumono la stessa importanza dei pieni, lo stesso si può ben enunciare per le tavole concepite per La danza delle api. Il secondo riferimento ben sintetizza il lavoro delle due autrici, si tratta dell’opera concepita da Hon’ami Kōetsu, Tawaraya Sōtatsu e Kokinshū in cui la calligrafia di Kōetsu si dispone elegantemente su un lungo rotolo orizzontale illustrato a stampa da Sōtatsu con motivi di fiori e uccelli. Le poesie che caratterizzano le opere sono quelle del Kokinshū, un’antologia complessa del periodo Heian.

Quest’ultimo riferimento, come detto sopra, sintetizza l’idea dell’albo La danza delle api in cui le illustrazioni delicate dei fiori e delle api sono accompagnate da un’elegante disposizione degli haiku.


La storia è un percorso nei ricordi della protagonista che trascorre un’estate indimenticabile con la nonna perché le racconta


La sorprendente vita di questi insetti meravigliosi. Fu allora che scoprii la danza delle api.

Ogni giorno le due si incamminano in sentieri differenti per scoprire qualcosa di nuovo sullo straordinario mondo delle apri. Scoperta che porta nella piccola una grande consapevolezza sull’importanza delle api. La Zuzanna Celej dipinge un mondo naturale immersivo dove assistiamo alla meraviglia dell’impollinazione. La tavola che amo di quest’albo è quella delle due api addormentate, estremamente delicata come la loro vita.

La storia prosegue e quell’estate pian pian trascorre via come un battito di ali.


Trascorsi molti anni la bambina divenuta donna, insieme al figlio, ripercorre quei luoghi che hanno caratterizzato quell’estate. Un risalire il sentiero dei ricordi per donarli in eredità al figlio, ma ecco che in quei luoghi torna la presenza della nonna che sapeva che in futuro la nipote si sarebbe recata in quei luoghi. Ecco allora la scoperta. La giovane e il figlio ritrovano un prezioso tesoro, un quaderno dalla copertina rossa in cui sono contenuti gli haiku concepiti dalla nonna durante quella lontana estate. Un inno alla natura e ai ricordi. Un inno alla ciclicità della vita, vita che prosegue che si prospetta nel futuro partendo sempre da solide radici, dal passato. Le api permettono il proseguimento della vita grazie alla ciclicità del loro lavoro, la vita di un essere umano, l’essenza che ci caratterizza, proseguirà se come il polline lasciato dalle api, lasceremo parti di noi stessi, della nostra anima nei ricordi, negli insegnamenti. e come una vera e propria danza la nostra storia, la storia del mondo, si ripeterà senza una fine. Che sia questo l’infinito? È questo il mistero più bello e profondo dell’intera esistenza vivente.



 

La danza delle api


Autrice: Fran Nuno

Illustratrice: Zuzanna Celej

Casa editrice: Albe Edizioni

Età consigliata: dai sette anni in su

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