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La fanciulla dal cuore di neve

di Clara Sorce





La fanciulla dal cuore di neve di Loputyn edito da Mondadori è il racconto struggente di un legame tra due anime solitarie, quella di uno spirito, yuki-onna, e un uomo che ha deciso di vivere in solitaria nel folto cuore della foresta. Tratta da una leggenda La fanciulla dal cuore di neve si caratterizza per la delicatezza fluttuante dello stile di Loputyn che rende ancor più struggente e delicata questa storia. La narrazione si svolge in Giappone. Ai piedi dei Monti Hida sorge un piccolo villaggio ai suoi margini, nel profondo e silenzioso bosco, sorge la piccola casa del taglialegna.


Una casa modesta, ma ordinata. Solitaria e quietante. Come il giovane taglialegna che la abitava.

Per la sua indole di instancabile lavoratore il taglialegna era ben voluto dagli abitanti del villaggio, tuttavia era solo, non aveva nessuno con cui condividere la sua vita, fino a quando un freddo giorno d’inverno accadde qualcosa di straordinario. Era intento a lavorare quando fu colpito da una violenta bufera di neve che lo costrinse ad abbandonare il lavoro, rifugiandosi in casa. Lì sentendosi al sicuro si sedette alla finestra ed osservò la fittissima neve che vorticava senza sosta.


Il giovane stava per cedere al sonno. Era quindi sicuro di sognare quando, nel paesaggio immacolato, apparve una figura.

Era la sagoma leggiadra di una giovane donna, candida come la neve, che si ergeva in quel freddo turbinio. L’uomo si precipitò alla porta e accolse la donna. Quello fu l’inizio di una convivenza tra le due anime solitarie. L’uomo era pieno di domande, si chiedeva chi fosse quella fanciulla e dove fosse diretta in mezzo a quella tormenta, tuttavia tutti quei quesiti non uscirono mai dalle sue labbra perché


Aveva l’inspiegabile sensazione che rivolgendole qualsiasi domanda quell’atmosfera piacevolmente incantata si sarebbe dissolta come un fiocco di neve al primo tocco con la terra.

Entrambi goderono di quella reciproca compagnia prendendosi cura della piccola casa. I giorni trascorsero e il lungo inverno pian piano si faceva sempre più rado lasciando il posto alla primavera. Più i giorni passavano più sembrava che il posto vacante della casa del taglialegna appartenesse a lei. Il freddo rendeva ancor più bella la giovane ma con l’arrivo della primavera perdeva il suo vigore.


Un fantasma delle nevi come te non può sopravvivere al rifiorire della vita.

Queste sono state le parole pronunciate dalla sua amica volpe che ammonivano la donna che scoprì per la prima volta cosa significasse la condivisione del calore dei momenti condivisi. L’addio era imminente ma l’uomo non sarebbe stato più solo, con lui sarebbe rimasta la volpe bianca. L’opera della Loputyn è carica di enigmi, di non detti che accompagnano il lettore in un mondo fluttuante in cui incontriamo la splendida ma al contempo spaventosa figura della yuki-onna. La figura dello spirito viene raccontata dall’artista con estrema fragilità, una presenza effimera e delicata che viene illustrata desiderosa di scoprire cosa significa la condivisione di un legame e non al contrario come spesso viene ritratta ingannevole e crudele pronta a ingannare i giovani spiriti solitari come i taglialegna. L’uomo, introverso, è affine alla donna e al suo elemento la neve. Entrambi hanno compreso cosa significa il calore della condivisione dei momenti vissuti insieme. Una storia candida e delicata come la neve.


 

La fanciulla dal cuore di neve

Autrice: Loputyn

Casa editrice: Mondadori

Età consigliata: dai tredici anni in su

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