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La lunga notte di Emma

Aggiornamento: 16 mar

di Clara Sorce





Cari lettori chi scrive vi pone una domanda diretta: avete paura? Da bambini si è più inclini ad esprimere ciò di cui si ha paura, ma da adulti? Spesso gli adulti tendono a non esprimere tale sentimento perché si vuole, in un certo qual modo, proteggere i piccoli che ci stanno accanto o sopprimerla per far vedere che si è coraggiosi. Abbiamo veramente bisogno di mostrarci “coraggiosi” a tutti i costi? Perché dobbiamo nascondere la paura? La risposta ci viene, come nel caso del mostrarsi coraggiosi, dalle costruzioni “sociali”. La società ci vuole, indistintamente che si tratti di un adulto o di un bambino, basti pensare a quante volte sentiamo l’espressione “non avere paura sei grande”, coraggiosi e forti tuttavia, la paura è “fisiologica”. L’essere umano ha bisogno di provare paura. Abbiamo paura di ciò che è ignoto o ciò a cui non possiamo dare una risposta. La piccola Emma, nata dalla penna e dalla matita di Dario Accolla e Ugenia Nicolosi, ha paura di ciò che le è oscuro.


La lunga notte di Emma, edito da Splen editore, è un libro illustrato che mette in luce le nostre paure, ma badate bene, questo libro non è quello che sembra. Ad una prima lettura si pensa che siamo di fronte al canonico libro illustrato sulle paure infantili, come quella del buio o dei mostri, ma una volta cominciata la lettura ci si rende conto che la parola “paura” abbraccia un campo assai ampio. I piccoli lettori fin dal principio della vicenda narrata si rispecchiano in Emma.


Una sera Emma si trova in casa sola col fratello Matteo, quest’ultimo è intento a giocare con gli amici e per tanto esorta la sorella minore ad andare a letto. La piccola però non riesce a riposare perché sente dei rumori sinistri provenire dall’angolo più buio della sua camera. Spaventata chiede conforto al fratello ma questi la rispedisce a letto con un avvertimento:

Se non ti addormenti subito verrà a prenderti l’Uomo nero

Quel gesto poco premuroso non rassicurò la bambina, anzi, i suoi pensieri su ciò che si poteva celare in quell’angolo buio non si arrestarono. Che sia un mostro? L’Uomo nero? Non resta che affrontare le proprie paure e verificare di persona l’origine di quei rumori, con sua grande sorpresa scopre che l’angolino buio della sua camera era il luogo dove viveva un piccolo omino, l’uomo nero, che non corrispondeva affatto alla persona spaventosa descritta dal fratello. L’uomo nero per opinione popolare viene considerato “cattivo” ma la verità è tutt’altra storia. L’Uomo nero dichiarerà che il vero cattivo è il lupo ed ecco che a quella dichiarazione comincerà il viaggio di Emma. Una lunga notte per salvare i bambini dalle creature spaventose. Emma comincia il suo viaggio ed incontra da prima il lupo nel bosco ed in seguito vari personaggi delle fiabe considerati “cattivi”. Il suo è un viaggio per ascoltare la voce di chi non ha modo di esprimere la propria natura come nel caso del lupo che si rivela un protettore dei boschi, un abitante della natura che spiega ad Emma quanto sia importante che gli esseri umani rispettino l’ambiente. Il lupo donerà alla bambina una lezione ecologica importante.

Ma la bambina si chiede chi sia il cattivo. Il lupo gli dirà che è il drago, ecco allora che Emma intraprende il mare per giungere nell’isola dove vive la creatura fantastica. È qui che incontra la piratessa, giovane che spiegherà alla piccola che paura e coraggio sono due facce della stessa medaglia, ma non solo, ella abbatterà il muro dei pregiudizi sociali che la società ha impresso nella piccola. Memorabile è il dialogo tra le due giovani sul ruolo della donna. Da prima Emma si stupisce di quel ruolo “maschile” ma la giovane donna le spiegherà che le donne non sono rilegate ai ruoli “femminili” ma che possono raggiungere e svolgere attività maschili, ma non solo, la piratessa spiegherà ad Emma che al mondo esistono le offese sociali come la parola “femminnuccia”. Spesso gli esseri compiono atti di cattiveria inconsapevolmente, la piratessa sottolinea quanto sia importante lottare costantemente giorno dopo giorno perché tali atti non si compiano più in favore della parità e la solidarietà comunitaria.

Emma così abbatterà il secondo muro dei preconcetti sociali. Ella pian piano che avanza nel suo viaggio diviene sempre più consapevole che ciò che appare non è come sembra. La lunga notte di Emma è un libro illustrato che tocca temi importanti quali l’ecologia, il femminismo e la parità di genere, la cattiveria sociale nata dai pregiudizi, la libertà, concetti veicolati dai personaggi non popolari di fiabe e leggende. Di fatto il racconto si apre con un pregiudizio ad opera di Matteo il fratello: Se non ti addormenti subito verrà a prenderti l’Uomo nero. Chi è l’uomo nero? L’uomo nero alberga dentro di noi, sono i nostri pregiudizi che lo alimentano una macchia nera come l’inchiostro che l’ha nutrito. Le fiabe donano ad Emma la chiave per liberarsi da quelle catene, grazie a loro ella sarà in grado di concepire un suo pensiero critico. Sarà proprio la matrigna di Cenerentola a fornire quelle chiave:


Quando sarai grande ci saranno molte persone che ti diranno cosa è giusto per te, cosa devi fare o cosa scegliere, ma se leggerai tanti libri e frequenterai tanti amici sarai brava a capire per conto tuo cosa desideri.

Queste parole non fanno solo riflettere Emma ma anche il piccolo lettore che pian piano che compie le tappe insieme ad Emma comincia a far nasce dentro di sé quesiti profondi sul mondo e di come gli esseri vivano tra loro nella società. Cosa è giusto e cosa è sbagliato, chi è buono e chi accattivo, maschi che non posso esprimere i loro sentimenti perché considerati “femminucce” e bambine rilegate a solo ciò che è “femminile” perché dettato dalla società.

Emma, ed il lettore suo doppio, capiranno che non è così, ella riuscirà a smontare quelle convinzioni e scoprirà che si ha paura anche del giudizio che gli altri hanno di noi e di ciò che esprime il nostro essere.

Un libro quello di La lunga notte di Emma che getta nei lettori, piccoli e grandi, un germoglio importante quello che una volta cresciuto permette di crepare la superficie più resistenze, esso scalfirà le paure più cupe degli esseri portando alla luce rispetto, accoglienza, comunità perché nessuno si senta più solo, perché insieme si è più forti per far riaffiorare la luce.


 

La lunga notte di Emma

Autore: Dario Accolla Illustratrice: Ugenia Nicolosi Casa editrice: Splen Edizioni Età consigliata: dai sei anni in su

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