di Clara Sorce
Spesso quando un bambino o un adolescente non ama leggere viene etichettato dall’adulto come “svogliato” o non amante della lettura, oppure si sente spesso la frase “non è portato”, ma è effettivamente cosi? A darci una prima potenziale risposta sono le parole di Dominique Rateau:
Nasciamo potenziali lettori. Diventiamo tali, però, se nel corso della nostra vita incontriamo delle persone che dedicano del tempo ai libri e la lettura
L’autrice mette in evidenza «il carattere innato della lettura e la necessità di dare alle bambine e ai bambini l’opportunità di leggere spesso per permettere loro di sviluppare appieno tale capacità» (3MR). Leggere ai bambini e alle bambine è un atto formativo essenziale, di fatto le prime esperienze di lettura costituiscono uno snodo fondamentale nella costruzione del lettore del domani. Ma non solo, la lettura ad alta voce fin dalla più tenera età sviluppa numerose funzioni, dalla costruzione del rapporto tra adulto e infante, alla ritualità, funzioni, regole e caratteristiche che nel corso degli ultimi decenni sono stati analizzati da associazioni attente allo sviluppo delle competenze linguistiche e cognitive, tra queste figura il programma Nati per Leggere.
Un potenziale lettore può nascere attraverso l’incontro fortuito con un libro?
Un albo illustrato ci mostra proprio come grazie all’incontro tra un bambino e un libro sia possibile volare lontano. La montagna di libri più alta del mondo di Rocio Bonilla edito da Valentina Edizioni ci narra la storia di Lucas un bambino che fin dalla più tenera età aveva il desiderio di volare.
Lucas pensava proprio di esser nato per volare. Lo affascinava il volo dei pennuti o le scie lasciate dagli aerei, poteva stare tutto il giorno col naso all’insù. Il suo desiderio era tale che svariate volte provò a costruirsi delle ali e le chiese in dono persino a Babbo Natale. Come un piccolo Leonardo Da Vinci, o Icaro, Lucas provava e riprovava ma non riusciva nell’impresa. Intanto il tempo passava e lui cresceva, percorso non solo narrativo ma anche visivo. Il Bonilla ci presenta Lucas in tenera età in una carrozzina al parco con la madre, questa tiene tra le mani un libro, sarà proprio questo oggetto presente fin dalla prima tavola ad essere determinante per la realizzazione del sogno del bambino. Giunse il suo compleanno e una volta spente le candeline la mamma gli disse:
“Ci sono altri modi per volare, Lucas”. E pose un libro nelle sue mani…
Il gesto della madre di porre tra le mani del figlio un libro è un gesto d’amore, un gesto di libertà, un gesto che permetterà al piccolo Lucas di volare. All’inizio Lucas non capì le parole della madre, come poteva un libro farlo volare? Interdetto si recò in giardino e cominciò a leggere. Lesse il libro tutto d’un fiato … quello fu l’inizio dell’avventura di Lucas tra le pagine dei libri che lo portarono a realizzare il suo sogno. Lucas lesse molti, molti, molti libri fino a creare una pila immensa di libri che giunse fino al cielo. Fu allora che comprese a pieno le parole della madre
Lui non poteva volare, ma la sua immaginazione si! Si rese conto che non aveva mai smesso di farlo da quando aveva iniziato a leggere il suo primo libro.
Lucas ringraziò la madre con un tenero abbraccio, la ringraziò per quel gesto che gli permise di realizzare il suo sogno, ma sopratutto la ringraziò per la libertà donatagli. La libertà di pensiero, di andare e tornare, la libertà di volare e viaggiare. Libertà non intesa come libero arbitrio, ma come capacità di vedere il mondo con occhi diversi, maturi e attraverso un sistema di valori colti grazie alla sensibilità donatagli dalla lettura. La ringraziò per averlo aiutato a diventare un lettore. La madre di Lucas dal conto suo è la portatrice di un grande dono che non fa solo al figlio ma a tutti i piccoli che si approcciano alla storia, aiutandoli a considerare la lettura come un piacere.
Per concludere trovo esplicativo un punto enunciato dal programma Making the Most of the Magic of Reading, 3MR, progetto rivolto a genitori, educatori, bibliotecari, insegnati e a tutti coloro che si occupano di infanzia volto alla promozione della lettura ad alta voce fin dalla più tenera età:
La lettura ad alta voce dei libri illustrati è un’attività di mediazione che non ha finalità didattiche esplicite, bensì è volto a trasmettere a un adulto e a un gruppo di bambini il piacere dell’incontro con la storia veicolata dal testo. Ogni esperienza di lettura condivisa con un minore è unica ed è guidata dal bambino e dalla sua volontà di divenire un lettore.
La montagna di libri più alta del mondo
Autore: Rocio Bonilla
Casa Editrice: Valentina Edizioni
Età consigliata: dai sei anni in su
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