di Clara Sorce
Ogni fiaba che si rispetti inizia sempre con un tempo imperfetto. “C’era una volta”, “tanto tempo fa”, “in un paese lontano” sono alcuni degli incipit delle fiabe. Le fiabe ci trasportano in luoghi lontani, mondi fantastici dai riferimenti geografici e temporali vaghi ma regolati da norme precise. L’eroe o l'eroina, figure cardine delle storie, sono coloro che affrontano paure e pericoli, il destino, che li porterà alla loro crescita. Le fiabe ci raccontano quasi sempre di un viaggio, perché questo abbia inizio è necessario che si superi un confine trasgredendo un divieto.
La storia che sto per raccontavi ha tutti gli ingredienti della fiaba ma questa però non inizia con il canonico “C’era una volta”, quella soglia che colloca il racconto in un tempo lontano, questa storia ha un riferimento geografico ben delineato. Siamo nella città di Palermo nel quartiere di Ballarò qui vive una famiglia poverissima, la famiglia di Peppe Senzascuola.
Le avventure di Peppe Senzascuola a Ballarò di Alberto Nicolino con le illustrazioni di Igor Scalisi Palrminteri, edito da Glifo Edizioni, racconta la storia di Peppe un bambino coraggioso che con ingegno e cuore riuscirà a superare diverse avversità perché i suoi desideri si realizzino.
Nell’antico quartiere di Ballarò, dove c’è l’antico mercato della città di Palermo vive la famiglia di Peppe. Questi sono estremamente poveri e per dare un futuro migliore al figlio, che non aveva neanche le scarpe e per questo non andava a scuola, decidono di partire in cerca di un lavoro e di affidare Peppe alla sorella del padre. Ma questa era sposata con il terribile signor T uomo cattivo e avido. Costui è proprio colui che caccerà di casa la famiglia di Peppe perché non in grado di pagare l’affitto. La scelta dolorosa dei genitori di lasciare il loro piccolo sarà l’inizio della storia di Peppe. Qui il Nicolino non solo ci trasporta in una storia il cui sfondo è il colorato quartiere di Ballarò ma ci trasporta in una Palermo fiabesca, ingredienti che ci rammentano la grande tradizione fabulistica.
La zia e il signor T non erano delle buone persone e si contendevano il povero bambino per i lavori più umili e faticosi. Peppe sopportava tutto, con pazienza, finché un giorno decise di scappare. Partì trasgredendo i divieti e le minacce della zia e del signor T. Peppe intraprese il suo viaggio a piedi scalzi perché scarpe non ne aveva, abbandonò la scuola e tutti lo chiamarono Peppe Senzascuola. Peppe da quel momento dovrà superare innumerevoli prove che lo porteranno a realizzare i suoi più grandi desideri. Nel suo percorso incontrerà delle pecore che gli insegneranno che ci vuole cuore e ingegno per riuscire a realizzare i propri desideri, il signor Calzolaio che gli diede un insegnamento facendolo diventare il suo apprendista, il vitello e il caldumaio, mamma Africa e i bambini di quartiere fino ai giardinieri di Santa Rosalia.
Peppe riuscirà a realizzare i suoi sogni, avere delle scarpe, riempire la sua pancia con del cibo e far tornare i suoi genitori per vivere tutti insieme in una casa che il signor T non gli possa togliere. Peppe ci riesce e torna felice a scuola. Alberto Nicolino e Igor Scalisi Palrminteri ci narrano un puntuale e vivace racconto di Palermo, città storica e vivace, attraverso uno dei suoi più storici quartieri Ballarò. Lo storico mercato, con i suoi colori, con le persone che lo animano le voci dei venditori caratterizzano l’intero racconto fin dalla prima pagina trasportandoci proprio lì. Le avventure del nostro protagonista toccano i punti cardini della città, ossia le sue tradizioni, come il caldumaio e il calzolaio, le persone che l’animiamo come Mamma Africa e i giardinieri di Santa Rosalia che con la loro militanza rendono bello un luogo come il “parcheggio discarica” facendolo diventare un luogo della comunità dove bambini e adulti si possono incontrare. Il racconto è ricco di riferimenti ai luoghi della città.
Peppe ci insegna a perseverare e non arrendersi mai e che a usare ingegno e cuore si possono superare prove e difficoltà. Peppe che era senza scarpe, senza casa, senza cibo e scuola va incontro al suo destino come ogni eroe delle fiabe e come questi riuscirà nel suo viaggio, nelle sue avventure. Quella di Peppe è la fiaba di un bambino di Ballarò che dal quartiere impara tutto ciò che può, ciò significa che non solo la scuola ma le nostre città sono una grande ricchezza educativa, Peppe ci insegna che le tradizioni, come quelle delle botteghe o quelle culinarie, sono dei saperi che ci vengono tramandati in modo informale ma che al contempo ci apportano una grande ricchezza ma anche che l’incontro con l’altro porta con se ricchezza, apertura su mondi lontani.
Le avventure di Peppe Senzascuola a Ballarò
Autore: Alberto Nicolino Illustratore: Igor Scalisi Palrminteri
Casa editrice: Glifo editore
Età consigliata: dai sette anni in su
Comments