top of page

Marcel il bambino con la scatola verde

Aggiornamento: 2 lug 2024

di Clara Sorce







Da bambina mi sono sempre chiesta se gli adulti fossero stati bambini.

Da adolescente, quando intrapresi gli studi artistici presso il Liceo Artistico, mi chiesi se gli artisti fossero stati bambini, adolescenti, giovani ragazzi e infine adulti. Da adulta durante il corso di Storia dell’Arte Moderna compresi che gli artisti non solo sono stati bambini, ragazzi, giovani uomini e infine adulti. Scoprì anche che loro erano “umani” e non entità auriche irraggiungibili, com’erano ai miei occhi. Li sentì più vicini. Come me vivevano passioni e emozioni, giocavano e a volte andavano male a scuola o erano fin troppo appassionati tanto da essere esiliati.


Ma quello che veramente capì è che gli artisti sono esseri moti dalle passioni, dall’emozioni.

Quel corso per me fu illuminate perché mi fece avvicinare ancor di più al mondo dell’arte, mondo che mi appassionava ma che al contempo mi incuteva un certo timore per via di quell’aurea dorata che lo circonda. Pochi anni dopo aver preso tale consapevolezza, da neo diplomanda al corso di Didattica dell’Arte cominciavo la mia avventura nel bosco di Piccoli gnomi e in una delle mie incursioni in libreria trovai Marcel… la conferma che anche gli artisti sono stati bambini.


Marcel. Il bambino con la scatola verde di Daniela Iride Murgia, edito da Topipittori, narra la storia di un bambino dal corpo mingherlino di nome Marcel.



Bambino dagli occhi grandi, di color cielo, ai quali rimane inchiodata la bellezza delle cose, come una rete di un pescatore. Marcel non amava stare sui banchi di scuola, a loro preferiva la panchina dell’orto botanico dove faceva finta di fumare la pipa. A Marcel piace andare a zonzo e pensare sempre. Ma non solo, passa le sue giornate a fantasticare e ad occhi aperti sognando.


Immaginava ruscelli di cioccolata calda

Si perdeva nelle vetrine delle pasticcerie a osservare la macchina che macinava il cioccolato. Pensava, mentre la osservava, che da grande ne avrebbe posseduta una. Una macchina rotante che …


Avrebbe spalmato il mondo intero di quella meraviglia che faceva bene alla gola e al cuore.

Amava talmente tanto quell’alimento dolce da rifiutare la prelibata pietanza cucinata della madre: l’anatra arrosto. Burlandosi della madre decise che si sarebbe nutrito solo di cracker e cioccolata svizzera, aggiungendo da vero burlone frasi senza senso:


Il bambino che poppa è un soffiatore di carne calda e non ama il cavolfiore di sera calda!

Marcel era proprio un tipo sui generi: quante volte dal barbiere sulle riviste disegnava sui bei volti delle signorine dei baffi! O quella volta in cui all’ora di ricreazione face ridere i compagni travestendosi da Rrose. Quella volta si mise cappello e cappotto della maestra imitandola! Che fatica al suono della campanella ritornare alla realtà rinunciando a Rrose la maestra immaginaria del geniale compagno.

Marcel era così, unico.


Tutti lo conoscevano, tutti lo vedevano scarrozzare su e giù per le strade, sempre in cerca di non si sa che cosa. Lo chiamavano il bambino con la scatola verde.

Quel bambino da grande sarebbe diventato Marcel Duchamp il grande artista che rivoluzionò il lavoro artistico e il “fare” arte con le sue strabilianti idee creative. Alla conclusione dell’albo l’autrice Daniela Iride Murigia riporta queste parole:


Questo libro s’intitola Marcel: lo stesso nome di un artista famoso, Marcel Duchamp.

La Murigia ci mostra un Duchamp bambino. Lo seguiamo pagina dopo pagina curiosi di scoprire cosa farà il nostro beniamino, perché è un bambino e compie azioni ludiche e spontanee che solo un fanciullo può fare.

L’autrice ci racconta con un registro fresco la poetica di questo grande artista sfrondando l'aura dorata del sistema dell’arte. Le illustrazioni che compongono le tavole sono ibride come il nostro Marcel legate da un filo rosso, la creatività. Creatività, ironia, beffa, logica, lucidità tutte caratteristiche peculiari della personalità di Duchamp che l’autrice ha sapientemente legato con i linguaggi dell’arte. Quest’albo mi ha ricordato tante cose, dalla mia infanzia a quella rivoluzione avvenuta in quel corso accademico, ma soprattutto che anche gli artisti sono stati bambini.


 

Marcel. Il bambino con la scatola verde

Autrice: Daniela Iride Murgia Casa editrice: Topipittori Età consigliata: 8 anni in su


Post recenti

Mostra tutti
29 giugno 2029

29 giugno 2029 è un albo surreale e ironico in sui l'assurdo e la scienza si incontrano

 
 
 
Lucio Fontana

Lucio Fontana di Fausto Gilberti ripercorre i passaggi salienti della poetica dell’artista “spaziale”.

 
 
 
Gita sulla luna

Gita sulla Luna immerge cromaticamente nella luna, nei suoni, nella sua luce argentea, scenari di una gita scolastica insolita.

 
 
 

Comments


bottom of page