di Clara Sorce
Borbotto entra nella fattoria della gattaiola. È proprio della giusta misura per un tomte.
Inizia così una storia concepita come un calendario dell’avvento dal sapore dolce. Dolce come i dolci, i pensieri e i doni che gli abitanti del Grande Bosco preparano per l’avvento del tomte il giorno di Natale. Il Natale nel Grande Bosco di Ulf Stark e Eva Eriksson edito da Il Gioco di Leggere ci introduce nel cuore del bosco e dei suoi piccoli abitanti che lo animano. Abitanti che fremono per l’arrivo di una creatura magica come il tomte, ossia uno gnomo brontolone che rendono il Natale magico. Ma procediamo con ordine. Come detto poco prima l’albo viene concepito dall’autore come un calendario dell’avvento a cui si affiancano delicate ed evocative illustrazioni della Eriksson, vincitrice dell’Astrid Lindgren Prize. Protagonisti della vicenda sono un tomte di nome Borbotto e una famiglia di conigli. La storia si apre in una silenziosa e grigia fattoria con un burbero e solitario gnomo che a guardia della suddetta controlla che tutto sia in perfetto ordine e funzionalità.
Ogni giorno Borbotto fa un sopralluogo nella vecchia fattoria, anche se non ci abita più nessuno da cinquant’anni.
In quei sopralluoghi Borbotto libera un bombo che gli terrà compagnia in quella vita solitaria e burbera. I giorni proseguono sempre alla stessa maniera se non che un giorno il forte vento fa volare via il cappello e i guanti di Borbotto e anche l’insegna che stava sulla staccionata di ingresso della fattoria, volata via dopo che Borbotto dalla rabbia da un calcio al cancello. Sull’insegna una volta si poteva leggere:
FATTORIA CON TOMTE - IN AFFITTO PER IL PERIODO NATALIZIO.
L’usura del tempo e il rosicchio di uno scoiattolo ha modificato l’insegna tanto che adesso si poteva leggere:
TOMTE IN A PER IL PERIODO NATALIZIO.
Il caso ha voluto che guanti, cappello e insegna andarono a finire nel Grande Bosco. A trovarli saranno dei piccoli coniglietti che passeggiano per il bosco, prima che arrivi la prima neve. Loro si imbattono proprio in quei tre oggetti a loro sconosciuti e misteriosi tanto da accendere una gran curiosità. Tornati a casa col prezioso bottino chiedono al nonno, che sa tutto delle cose del mondo, cosa siano quegli oggetti. Sarà la scritta a destare più di tutti curiosità e visto che, come ben si sa, i gufi sanno leggere la piccola delegazione di coniglietti svegliano il grande gufo per scoprire cosa c’è scritto. Il gufo irritato per essere stato svegliato per un non nulla non fornisce loro le risposte tanto desiderate, saranno due cornacchie a leggere l’insegna e a far incuriosire gli abitanti del bosco su che cosa sia il Natale.
- E Natale cosa vuol dire? - domanda la mamma.
- Ah, non ne abbiamo la più pallida idea. Ma sarà di sicuro qualcosa di emozionante - dice la cornacchia numero due.
Nonché avventuroso- dice la numero uno.
Da quel momento comincia per la famiglia coniglio e per tutti gli abitanti del Bosco Grande una gran ricerca sul significato del Natale ed infine alla sua preparazione per accogliere con ogni riguardo il tomte. Ogni girono la famiglia coniglio si destreggia tra la preparazione di doni, canzoni e pietanze, gli abitanti non stanno più nella pelle ma come la prende il burbero Borbotto quando scoprirà della sorpresa che lo attende? Arriverà oppure no?
Le tradizioni natalizie scandinave si intrecciano al tessuto narrativo della fiaba per restituirci una fiaba natalizia contemporanea che illustra l’importanza della comunità, della cura e del dono. I lettori, piccoli e grandi, scopriranno la figura del tomte, gnomo a guardia delle fattorie, lo Jultomte ovvero il Babbo Natale della tradizione svedese. Santa Lucia che con la sua corona di candele illumina i sogni burberi di Borbotto a cui annuncia l’arrivo di due bambini
Ma io non li voglio. Voglio stare da solo! Sono stato chiaro?
Capisco - dice la donna. - Dì pure quel che vuoi, arriveranno lo stesso. E mangia un biscotto, che diventi più buono. Buon Natale!
Io non voglio essere buono. E non voglio che sia Natale. Mai e poi mai! - Ruggisce Borbotto.
Ma Borbotto non immaginerà mai che non sono solo due bambini che lo aspettano ma molti di più, sono i piccoli lettori che come gli scoiattoli e i piccoli conigli non sanno bene chi sia ma sanno che per accoglierlo bisogna preparare un bell’albero. In attesa del nostro tomte scandiamo il suo avvento con la lettura di quest’albo ironico, dolce, accogliente che coglie lo spirito puro del Natale.
Natale nel Grande Bosco
Autore: Ulf Stark
Illustratrice: Eva Eriksson
Casa editrice: Il Gioco di Leggere
Età consigliata: dai sei anni in su
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