Ogni viso è una poesia
- clara sorce
- 21 mar
- Tempo di lettura: 3 min
di Clara Sorce
Osservando la realtà che ci circonda con uno sguardo curioso, attento, critico è possibile cogliere la bellezza “dell’arte” partendo proprio dagli esseri umani. In particolare modo il volto umano ci fornisce innumerevoli spunti e stimoli visivi che permettono di arricchire il nostro campionario “visivo” tanto che tra le prime produzione dei bambini figura proprio il volto. Il volto umano è tra i primi soggetti con cui bambini e bambine si cimentano. Un cerchio, o un ovale, per la testa, due punti per gli occhi e una linea per bocca e naso. In questo disegno apparentemente semplice e spontaneo è racchiusa la “conoscenza” del bambino. Loro osservano e fanno esperienza del volto partendo da se stessi, un bisogno primario che ogni essere ha avuto per “vedersi”. Il ritratto tira fuori, attraverso una figura o una fisionomia, la propria e l’altrui “identità”. Così facendo possiamo considerare ogni volto come se fosse una poesia, una poesia che coglie e rappresenta l’essenza dell’esistenza umana e l’intima, emotiva, interiore sua storia.
Ogni volto è diverso dall’altro, perché ci sono volti anziani, di uomini, donne e di bambini.
Di fatto un viso può essere quadrato, tondo, ovale, altri tendenti al rosa o al marrone scuro, altri talmente chiari da essere candidi come la neve; ma non solo ci sono facce allegre, altre apparentemente neutre e altre che sembrano tristi, o ancora, che trattengono la meraviglia. Ogni viso è diverso per quante persone al mondo esistono e ognuno è in grado di comunicarci qualcosa perché il volto è un mezzo di comunicazione, non verbale, potentissimo, ed esserne consapevoli fin da piccoli può aiutare a padroneggiare ancor meglio questo patrimonio espressivo. Comunicazione, espressività, morfologia che divengono nel linguaggio artistico figurativo materia. Una materia che può essere modellata, combinata, incisa…
In quanti modi e con quali mezzi tecnici si possono fare delle varianti ad un viso umano visto di fronte? Il designer grafico opera senza preconcetti limitativi e senza esclusione di mezzi; le sue ricerche visive lo portano a provare tutti gli strumenti tecnici e tutte le combinazioni possibili allo scopo di raggiungere quella particolare immagine, quella e non altre, che risulti più idonea alla ricerca che si deve fare
Bruno Munari, Arte come Mestiere
Le parole dell’artista meleghino sono affiorate nella mia mente quando mi sono approcciata alla lettura dell’albo Ogni viso è una poesia di Julie Morstad edito da Terre di Mezzo, una poetica e colta esplorazione del viso, un inno alla bellezza, alla diversità di ognuno di noi.
L’opera si apre su una tavola che è specchio della nostra quotidianità, ossia la strada. Proprio la strada ci permette di fare esperienza, ma soprattutto è il nostro “campionario”, dei volti. Se ci osserviamo intorno ci rendiamo conto della grande ricchezza visiva con la quale costantemente facciamo conoscenza. Di fatto nella prima tavola dell’albo la Morstad ce lo illustra non solo attraverso il linguaggio ma anche attraverso l’immagine, una profusione di stili e tecniche accompagnano semplici e incisive parole
Ovunque intorno a te puoi incontrare dei volti…
Voltiamo pagina e notiamo che i volti non si ritrovano solo negli esseri ma anche tra i fiori, nelle nuvole e, cosa che fa sorridere i bambini, anche nelle patate. Quella è la capacità degli esseri di cogliere dei volti tra le cose, descritta e analizzata dalla psicologia della forma ovvero la Gestalt. Procedendo l’autrice ci pone delle domande al fine di osservare davvero un volto. Di fatto ci rendiamo conto che le orecchie ne fanno parte, si notano aspetti insoliti come le narici, altri ci ricordano la fisionomia di altri individui, ancora, altri che trasmettono empaticamente un sentimento come la felicità o la tristezza. L’autrice porta i suoi lettori a soffermarsi a riflettere, a interrogarsi, ad osservare, ad accendere la sua curiosità. Si diventa così esploratori, filosofi, artisti, ci soffermiamo sulle peculiarità del volto per far sì che si attui il gioco della comunicazione, dell’interpretazione. Proseguiamo e ci sorprendiamo nel pensare che anche due gemelli identici possono avere delle differenze o che il nostro viso cambi col tempo. C’è però una costante in tutto ciò, ossia che
Ogni viso è una poesia che, con i suoi dettagli dà forma a chi ami
L’opera di Julie Morstad con la sua composizione particolare per stile e tecniche impiegate racconta una storia universale ma straordinariamente variopinta. Ciò che ci comunica l’autrice è che ogni volto è a modo suo speciale. I visi raccontano di noi, rivelano le nostre emozioni, il nostro carattere, ma soprattutto la nostra storia. Il nostro volto è lo sguardo che abbiamo sul mondo e di fatto è il “mezzo” che comunica per primo la cultura di un luogo. Ogni viso è una poesia ci concede il tempo per entrare in contatto con noi stessi e gli altri.
Ogni viso è una poesia
Autrice: Julie Morstad
Casa editrice: Terre di Mezzo
Età consigliata: dai sei anni in su
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