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Peter Rabit

Aggiornamento: 28 giu 2024

di Clara Sorce







Nell'Inghilterra di fine Ottocento una giovane donna percorreva a grandi falcate le ampie vallate della campagna inglese. La brezza le rinfresca il viso, il movimento fisico le provoca un leggero rossore sulle gote. Il cammino continua finché ... eccola! La tana di una tenera famiglia di coniglietti. Bisogna fare presto questi potrebbero spaventarsi e scappare via. Beatrix, questo è il nome della fanciulla, si siede sulla soffice erba e comincia a disegnare. Con i suoi acquerelli dà vita a quella che sarà una storia destinata a diventare un capolavoro amato da generazioni di bambini.



Cari lettori come avrete ben compreso che in questo articolo si parlerà di una grande autrice della letteratura per l'infanzia Beatrix Potter "mamma" dell'albo Peter il coniglio. Un albo piccolo e delicato come le mani dei piccoli lettori che per generazioni lo hanno tenuto tra le mani.


Il protagonista Peter, dolce e impertinente, ha conquistato grandi e piccoli lettori per la sua aria ribelle e disobbediente con cui si lancia all'avventura. E come non biasimarli!

E pensare che inizialmente l'artista non pensa alla pubblicazione delle sue opere. Per Beatrix la scrittura e l'illustrazione era un'attività di diletto, anche per via del fatto che ancora erano forti i condizionamenti dell'epoca Vittoriana per valori e costumi, ma Beatrix riuscì ad emergere. Le sue opere vennero subito apprezzate dai bambini. Beatrix inviava frequentemente delle lettere illustrate ai figli della sua governante Ms Annie Carter, i piccoli non perdevano l'occasione di leggere le avventure degli animaletti del bosco e un giorno tra le varie lettere inviate una raccontava la storia di «quattro piccoli coniglietti di nome Flopsy, Mopsy, Cottontail e Peter», si tratta della storia di Peter Coniglio.


Credendo nel suo lavoro pubblicò a sue spese l'albo The Tale of Peter Rabbit, che venne notato dall'editore Frederick Warne che lo pubblicò nel 1901. L'albo dall'apparenza semplice, pensato per bambini in un formato piccolo, contiene al suo interno un breve testo corredato da illustrazioni ad ogni pagina dove è viva la presenza del coniglietto, che anima ogni parola e situazione illustrata. La storia esprime la voglia di esplorare il mondo nel quotidiano mescolando la paura, il divertimento e la familiarità, descrivendo la leggerezza dell'infanzia e il desiderio di sicurezza del focolare domestico una volta rientrati dalle esperienze fatte del mondo esterno trovando l'amore della famiglia, sensazioni che ogni bambino prova nel quotidiano della sua infanzia. L'opera narra di una famiglia di coniglietti che vive in una tana, formata da quattro piccoli coniglietti di cui il protagonista Peter e la madre, premurosa e attenta. Da questo breve inizio è evidente grazie anche alle illustrazioni l'occhio attento e descrittivo dell'autrice per il mondo del sottobosco. L'avventura del ribelle e vivace Peter comincia con un avvertimento da parte della madre quello di non avventurarsi nel giardino del Signor McGregor, raccontando cosa accadrebbe se venissero catturati. Peter è riconoscibile fin dalla prima tavola in quanto non è vestito come i suoi fratellini ed è ritratto in una posa bizzarra.


Disobbediente e curioso affronta in prima persona le conseguenze di ogni scoperta e avventura, così invece di obbedire alla madre e seguire i fratelli si intrufola nel giardino del Signor McGregor, mangiando ciò che era piantato nell'orto dell'anziano. Il Signor McGregor si accorse della presenza del piccolo coniglietto lanciandosi all'inseguimento e gridando al ladro. Peter si prende un gran spavento, disperato scoppia in lacrime ma dei passerotti lo incitano a non perdersi d'animo. L'inseguimento continua finché il Signor McGregor si stancò di inseguire il coniglietto e tornò al suo lavoro, ma Peter non riesce a trovare la via per uscire dalla proprietà disperandosi fino a quando in un momento di distrazione dell'uomo riesce a scorgere il cancello che rappresentava la via di fuga per tornare a casa. Una volta uscito il coniglietto corre il più velocemente possibile fino a giungere nella sua accogliente tana dove trova mamma coniglio. L'esplorazione di un territorio inaccessibile vietato si conclude con il ritorno al caldo e sicuro focolaio domestico. The Tale of Peter Rabbit ed altri racconti di Beatrix Potter ritraggono animali antropomorfizzati, parlano e hanno abitudini "umane", indossano giacche, cappellini e scarpette i piccoli animali sono ritratti come degli uomini dai comportamenti infantili e in alcuni casi animaleschi, apparentemente educati e razionali nasconde un'indole malvagia che si rifà alla loro vera natura. La narratrice parla direttamente ai giovani lettori senza voler dare a ogni costo una morale.


Volete sapere una piccola curiosità? I disegni, che oggi vediamo a colori delle The Tale of Peter Rabbit erano durante la prima pubblicazione del 1901 in bianco e nero e il frontespizio colorato, nella ristampa del 1902 il libro è totalmente illustrato a colori.

Ancora oggi l'edizione anglosassone dell'albo rispetta l'edizione originale del 1092, l'editore è sempre la F. Warne&Co.


Sono molto legata alla storia di Beatrix e soprattutto alle sue storie e ai suoi disegni tanto da portarmi in un viaggio nel 2019 a Londra per scoprire i capolavori della letteratura per l'infanzia. In questo viaggio ho potuto acquistare questo piccoli tesoro, The tale of Peter Rabbit, che racchiude in sé i sogni e le aspirazioni di una donna forte e determinata che ha creduto nelle sue capita e in quei suoi "amici" di carta che l'hanno portata lontano.

Le sue opere ci trasmettono il piacere di una lettura semplice e della scoperta della bellezza di quel mondo nascosto e naturale a cui l'uomo non sempre presta attenzione.


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