Piccolo Blu e piccolo giallo
- clara sorce
- 1 nov 2022
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 6 ago 2024
di Clara Sorce
Leo Lionni è capace di narrare con fantasie visive di alto pregio artistico
Negli albi dell'artista è essenziale il rapporto fra il progetto grafico e la suggestione poetica aperta al senso della tenerezza, alla nobiltà di spirito, al senso dell'umorismo e allo stupore
Marcella Terrusi
Queste citazioni estrapolate dal testo Albi illustrati: leggere, guardare, nominare il mondo nei libri per l'infanzia di Marcella Terrusi ben definisce la figura di Leo Lionni.
Leo Lionni, artista poliedrico, ha saputo legare il linguaggio pittorico dell'astrattismo a quello della narrazione. Dal suo genio creativo sono nate storie d'alto pregio, in cui con delicatezza l'artista ha saputo esprimere e trasmettere ai piccoli la visioni poetica dell'uomo, ne è un esempio Federico un'apologia del lavoro intellettuale in particolare del poeta o come Pezzettino alla ricerca della propria identità, tema che ha sempre contraddistinto la ricerca filosofica. L'albo che vi racconto in queste righe è una storia d'infanzia, di crescita, fatta di empatia e differenza, si tratta di Piccolo blu e piccolo giallo edito da Babalibri.
L'albo fu concepito durante un viaggio in treno. Lionni in compagnia dei nipoti Pippo e Anne per intrattenerli durante il viaggio comincio a narrare una storia creata con bolli di carta ritagliata a mano da una rivista. In seguito la storia venne sviluppata dall'artista e pubblicata nel 1959 negli Stati Uniti ed in Italia nel 1967 da Emme Edizioni.

Con dei semplici pezzetti di carta colorata posizionati su uno sfondo monocromo, l'artista crea l'illusione di movimento degli elementi sulla pagina costruendo un sistema di azione in cui prende vita l'avventura dei due protagonisti e della loro amicizia che divenne un classico intramontabile per diverse generazioni di lettori.
L'albo è caratterizzato da un testo breve, essenziale, una riga per pagina fondamentale per orientare i piccoli lettori nell'atto di interpretazione delle forme che si susseguono una pagina dopo l'altra raccontando le gesta dei personaggi che unito alla rappresentazione visiva di figure astratte permettono di dare un'attribuzione di senso all'albo. Poche parole che consentono di caricare di movimento e di vita figure elementari, un potenziale semantico ricco che crea quel codice sintetico dell'albo illustrato che lo rende comprensibile anche ai bambini della prima infanzia. La trama della storia è avvincente e fortemente emotiva, bastano poche pagine per immedesimarsi nei due protagonisti della vicenda, essi si lanciano alla scoperta della vita fuori dalle mura domestiche in una avventura di crescita, scene di ritratti puntuali della vita infantile. Piccolo blu e piccolo giallo che vivono con mamma blu e papà blu, mamma gialla e papà giallo. Piccolo blu e piccolo giallo hanno tanti amici, entrambi sono migliori amici, vivono nella casa di fronte, fanno tanti giochi e vanno a scuola. Un giorno mamma blu uscendo di casa disse al suo piccolo di non uscire, piccolo blu volendo giocare col suo migliore amico andò a cercarlo nella casa di fronte, ma non lo trovò, andò alla ricerca dell'amico finché non lo trovò. Durante la ricerca dell'amico il mondo muta colore, da uno sfondo bianco all'inizio della ricerca, diventa nero quando si perde la speranza di trovare l'amico e rosso quando la tensione è al culmine, prima di girare l'angolo e ritrovarsi, scaturendo una felicità immensa che culmina in un abbracciano talmente forte da diventare un'unica macchia verde, diventano un tutt'uno un essere in cui si fondono le peculiarità di ciascuno e con esse i colori.
Il colore dialoga con il nostro mondo emotivo, ha un'influenza importante sulla nostra percezione e ci comunica visivamente un mondo di emozioni. Forme e colori sono indiscussi protagonisti di una storia il cui tema è la diversità e dell'identità. Siamo tutti diversi ma unendosi l'uno con l'altro si viene a creare un'alchimia fatta di incontri, di relazioni che ci mettono in discussione, ci formano nel cambiamento forgiando noi stessi nel tempo.
Una relazione educativa reciproca, gli adulti imparano dai bambini, i bambini imparano dall'esperienza. Il "diventare verdi" per via dell'abbraccio è una perfetta immagine dell'empatia, con il conseguenziale non riconoscimento da parte dei genitori in quanto trasfigurati dal contatto dal mondo esterno ed «infine si ricomposero» allude al controllo di sé dell'integrità dando una lezione sul valore della differenza. Oltre questi valori Lionni inserisce le leggi dell'arte che regolano l'universo dei colori. Fin dall'inizio della storia la nostra vista è difronte a una tavolozza e quando avviene il momento dell'abbraccio nel linguaggio pittorico avviene una mescolanza: cedendo parte dei loro pigmenti i colori primari si fondono formando un colore secondario.
Premio Andersen 2001 questo grande classico è una sorprendente avventura per lo sguardo, una lettura creativa che sia di stimolo per esperienze e riflessioni sui temi dell'amicizia, dell'inter-cultura, della diversità e dell'identità, e un'attenzione al mondo dell'arte con le sue leggi fatte di colori e tecnica. Lionni ha dimostrato che l'efficacia comunicativa del linguaggio visivo non risiede necessariamente nella forza mimetica delle immagini ma più tosto nella capacità di farsi carico di sensi possibili, innescati dagli elementi verbali dentro, accanto o intorno alle figure, elementi irradiati dal potenziale semantico delle figure acquisendo ulteriore profondità e capacità di significato.
Piccoli blu e piccolo giallo
Autore: Leo Lionni Casa editrice: Babalibri Età di lettura: dai due anni in su
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