Tra Rodari e Munari. Il libro degli errori
- clara sorce
- 1 nov 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 5 ago 2024
di Clara Sorce
Il secolo scorso ha visto due grandi, che nella loro creatività e genialità hanno saputo trasformare segni e parole in giochi dedicati ai piccoli. Questi si sono adoperati per i piccoli regalandoci in eredità libri, intramontabili, che hanno segnato la storia della letteratura per l'infanzia. Si tratta di Gianni Rodari e Bruno Munari. Quest'anno, il 2020, ricorre il centesimo anniversario della nascita di Gianni Rodari e Piccoli gnomi vuole celebrarlo raccontandovi il sodalizio artistico tra Munari e Rodari in uno dei testi della Einaudi Il libro degli errori.
Rodari e Munari hanno saputo liberare immagini e parole che la tradizione letteraria rivolta all'infanzia voleva ridurre in schemi rigidi e rassicuranti, rivalutando e dando nuovo lustro a segni e lettere. Rodari nei sui scritti seguì la linea di Tofano, Rubino e Collodi, ovvero la linea dell'ironia, dell'umorismo e dell'impertinenza in contrapposizione col filone edificante di De Amicis. Nel 1960 Einaudi ha l'idea di mettere insieme un poeta (semi conosciuto all'epoca) ed un illustre grafico per dar vita a un mondo che ancor oggi popola il nostro immaginario. E così escono negli anni Sessanta i libri di Rodari illustrati da Munari.

C'è da ricordare che prima dell'Einaudi i due autori hanno prodotto testi e albi illustrati rivolti all'infanzia in maniera del tutto casuale. Munari rendendosi conto che i libri per bambini erano poco "stimolanti" decise di realizzarli egli stesso per il figlio, Rodari (un po' come Collodi con Pinocchio) scrisse le prime filastrocche per L'Unità per colmare un vuoto giornalistico. Gianni Rodari e Bruno Munari trovarono un varco dove per gli altri c'era un muro invalicabile, essi hanno saputo condurci al di là, dove tutto è da reinventare e da scoprire. Ciò che li accomuna è il racconto di un tempo e una visione consapevole del presente e quindi del futuro.
Fatta questa doverosa premessa storica ritorniamo al nostro Libro degli errori. Il testo è una raccolta di filastrocche e novelle in cui l'errore grammaticale è il fattore scatenante per il loro concepimento. Rodari all'apertura del testo racconta che per molti anni si è occupato di errori d'ortografia: prima da scolaro, dopo da maestro e successivamente da fabbricatore di "giocattoli", come egli stesso definiva le parole. Il libro è caratterizzato dal tratto ironico e umoristico che contraddistingue l'autore. Rodari ci insegna che gli errori sono necessari e che spesso sono anche belli, ovvero quell'errore che se ben accolto può diventare un atto creativo di estrema bellezza o come ci insegna il Libro degli errori che ci si può divertire anche imparando.
Il testo è caratterizzato da errori visibili ad occhio nudo ed altri che sono nascosti come indovinelli, altri in versi e in prosa. Non tutti gli errori presenti non sono infantili. Qui Rodari si rivolge direttamente ai grandi, ovvero a coloro che prestano la voce alla lettura dei piccoli, ed in particolar modo ai maestri di scuola, coloro
che hanno la terribile responsabilità di correggere - senza sbagliare - i più piccoli e innocui errori del nostro pianeta
(Rodari, 1964).
Ad accompagnare i testi di Rodari il segno di Munari. L'artista per il testo sceglie un registro apparentemente minimale fatto di rapidi segni in bianco e nero, talvolta veri e propri finalini o testatine o appunti al margine. Tale procedimento segue la scrittura e la poetica rodariana. Schizzi briosi e curiosi animano i tesi e ci mostrano come si possa
giocare con l'interpretazione letterale della metafora e come il reale possa essere interpretato attraverso la metafora; le straordinarie potenzialità creative e fantastiche dell'errore
(Fochesato, Andersen numero 371 - aprile 2020).
Il libro degli errori
Autore: Gianni Rodari
Illustratore: Bruno Munari
Casa editrice: Einaudi Ragazzi
Età consigliata: dai sei anni in su
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