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Vostra Befana

Aggiornamento: 2 lug

di Clara Sorce





Conoscete la storia della Befana? La sua storia trova le sue radici nella notte dei tempi.

Esistono corrispettive della Befana in Francia, Austria, Germania e nei Paesi Nordici: sono sue colleghe che si presentano in molte varianti caratteriali ed estetiche, però quasi tutte possiedono peculiarità stregonesche. Volano di notte su rami o su scope, incutono timore e hanno un’insita ambivalenza che nell’immaginario collettivo le fa percepire sia temibili che figure benevoli.


Nella cultura popolare la Befana è simbolo di fecondità. Ella compie un volo nelle dodici notti che separano il venticinque dicembre dal sei gennaio per favorire la fecondità dei campi. Questo periodo, festeggiato per la vittoria della luce sul buio dell’inverno è sempre stato salutato dall’uomo come un momento di rinnovamento e di rinascita.


Vostra Befana di Barbara Cuoghi e Elenia Beretta, edito da Topipittori è un albo particolare.



La lettura dell’albo comincia già dalla sua copertina. Su un cielo rossastro, dalle tonalità accese e fluorescenti, si staglia una piccola figura nera che vola su un manico di scopa. Vi siete mai chiesti perché la Befana, come molte altre figure “stregonesche”, volano su un manico di scopa? Ecco questa prima curiosità ci viene svelata proprio dalla nostra cara protagonista. Aprendo l’albo troviamo a darci il benvenuto una risguarda dalle forme morbide e dai toni acidi in alternanza ai toni bruni sempre in alto la piccola figura della donna. Il testo della Cuoghi è intimo, diretto, si rivolge direttamente ai lettori come se fosse una lettera indirizzata ai lettori.


Arrivo dal Sempre e dell’Altrove, volando su un ramo di saggina.

La befana vola non su un manico di scopa ma su un ramo di saggina. Silente, come la notte, si reca nelle nostre case dove trova attimi fugaci dell’intimità del calore domestico. Questa intimità, questi squarci di vita piacciono alla donna e la ripagano di ogni fatica.


Le illustrazioni concepite dalla Beretta oltre ad avere un aspetto peculiare nel tratto e nella scelta cromatica che ne caratterizzano la sua cifra stilistica, come l’uso dei colori fluorescenti e accesi in contrapposizione ai bruni, calano il lettore in un mondo altro, magico che ha il sapore della fiaba. Man mano che procediamo nella lettura ci rendiamo sempre più conto che chi scrive è la Befana. La donna ci racconta, come un diario intimo ed emozionale, ciò che accade prima e durante il suo arrivo, ma non solo, anche ciò che prova nel vivere questo periodo in cui tra la fine delle feste e la ripresa del quotidiano si assistono a straordinari eventi. Ciò che riguarda le sensazioni della Befana sono legate a ciò che ella vive, come l’entrata nelle case, la visione dei bambini durante l’anno. Ma non solo la Befana ci scrive anche delle tradizioni belle legate alla sua figura.


Ai meritevoli porto frutta secca, dolciumi e mandarini: […].
Ai disobbedienti, carbone , cenere e orecchie d’asino.

Le autrici esaltano la figura della donna rendendola luminosa e libera da ogni vincolo popolare o d’antagonismo con la figura di Babbo Natale. Ciò che le autrici ci restituiscono è il ritratto di una donna alla quale si legano culti pagani e feste che celebravano il solstizio d’inverno, credenze popolari sul soprannaturale, storie di spiriti e di streghe che sono mutate mille volte nel passaggio di bocca in bocca e che hanno contaminato anche le fiabe.

L’albo è anche una riflessione sul significato che ha il dono. Che cosa è un dono? In tempi contemporanei associamo spesso questo termine ad un pensiero consumistico mentre non percepiamo che l’ambiente naturale che ci circonda ci offre mese dopo mese i doni più preziosi. Nutrimento, meraviglia, sostentamento e rinascita. Questo viene messo in luce dalla figura della Befana perché ella non porta solo i doni a bambini e bambini ma a tutti noi.


A tutti reco in dono i regali più preziosi che ci siano: il tempo nuovo, l’acqua e il sole perché io sono la discontinuità tra il buio e la luce e con me si celebra la rinascita della Natura.

Ciò che si apprezza dell’albo è anche il progetto grafico curato in ogni minimo dettaglio, come il font utilizzato che ricorda le vecchie lettere della macchina da scrivere. Di fatto conclusa la lettura scoprirà che a scriverci era proprio la Befana. Voltiamo pagina e troviamo un font totalmente differente e una suddivisione in fasce che ricordano le tavole dei comic book. Ogni riquadro racchiude una curiosità sulla Befana come il perché le streghe volino a cavallo di manici di scopa, perché gli alberi stanno tra cielo e terra e molte altre curiosità.

Vostra Befana è un albo meraviglioso che mi ha permesso di vedere la figura di questa donna in una nuova ottica, nuova e consapevole e il suo incontro con i più piccoli diventa un’occasione preziosa.


 

Vostra Befana


Autrice: Barbara Cuoghi

Illustratrice: Elenia Beretta

Casa Editrice: Topipittori

Età consigliata: dai sei anni in su

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